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Arriva il reato di stalking bancario

Presentata alla Camera la proposta di legge per punire le richieste persecutorie di banche e società di recupero crediti


di Marina Crisafi - Basta con i cittadini "perseguitati" dalle società di recupero crediti. È questo l'obiettivo della proposta di legge, appena presentata alla Camera da Fratelli d'Italia, per introdurre il reato di stalking bancario.

Una proposta di legge, ha dichiarato la leader del partito Giorgia Meloni (firmataria del testo insieme all'intero gruppo parlamentare di Fdi), nel corso della presentazione a Montecitorio, tesa ad "estendere il reato di stalking alle condotte persecutorie e aggressive che vengono messe in atto nei confronti dei cittadini dalle società di recupero crediti che lavorano per conto di banche, società finanziarie e grandi aziende".

La pdl, recante "Modifica all'articolo 612-bis del codice penale concernente il reato di atti persecutori commesso nell'esercizio di attività di recupero di crediti", prevede, in sostanza, l'introduzione di una aggravante rispetto alla pena prevista per gli atti persecutori, quando le condotte, messe in atto da istituti bancari, società finanziarie, filiali di recupero credito o da qualsiasi altro soggetto giuridico nella attività di recupero crediti, "esulano e travalicano quanto previsto dalla legge e le norme del codice di procedura civile".

Tra queste pratiche "scorrette" possono annoverarsi, ad esempio, le telefonate a qualsiasi ora del giorno (e della notte), le intimazioni "fittizie" e le pressioni di ogni tipo per indurre i debitori a saldare quanto dovuto.

Comportamenti che non solo esulano dal dettato legislativo ma che in passato hanno provocato danni e tragedie, come quello di Dario Casotto, raccontato in conferenza stampa dalla moglie Laura Schiavo, che non reggendo la pressione degli agenti di recupero crediti si tolse la vita per un debito di 40mila euro.

Da qui, l'esigenza di "impedire che altre famiglie subiscano lutti simili" ha concluso la Meloni durante la presentazione, seguita a ruota da Walter Rizzetto (altro firmatario della proposta), per il quale, i debiti vanno certamente pagati "ma con una riscossione più umana e più etica".

Data: 23/10/2016 22:30:00
Autore: Marina Crisafi