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Cambio di residenza

Il cambio di residenza è il trasferimento, stabile e duraturo, di un cittadino in un nuovo comune, dal 27 aprile 2022 si può fare anche online


Cambio di residenza: le norme

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Ai sensi dell'articolo 43, comma 2, del codice civile, la residenza indica il luogo di dimora abituale di un soggetto.

La residenza anagrafica, pertanto, è quella dichiarata all'ufficio anagrafe del Comune nel cui territorio un soggetto dimora abitualmente, ovvero il luogo caratterizzato da una permanenza volontaria ove viene stabilita la propria abitazione (vai alla guida: "La residenza").

Quando la dimora abituale viene spostata in un altro Comune o dall'estero in Italia si ha il cd. cambio di residenza ed è necessario effettuare un'apposita comunicazione all'ufficiale dell'anagrafe del Comune di destinazione, che avrà cura di inoltrare la richiesta di cancellazione al Comune di provenienza.

Cambio di residenza e cambio di abitazione

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Il cambio di residenza si distingue dal cambio di abitazione, che si verifica quando un soggetto si trasferisce da un'abitazione a un'altra all'interno del medesimo Comune.

Cambio di residenza temporaneo

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Un tipo particolare di cambio di residenza è quello temporaneo, che ha una durata non superiore ai 12 mesi e che viene richiesto per motivi di studio, lavoro o cure mediche. Tale richiesta serve per evitare di essere cancellati dall'Anagrafe del Comune in cui si ha la residenza effettiva. La richiesta, che può essere effettuata dai cittadini italiani, europei ed extracomunitari, che vivono nel comune da almeno 4 mesi e comporta l'iscrizione nel registro della popolazione temporanea. Per la domanda occorre il documento di riconoscimento del richiedente e dei soggetti che vivono nella stessa dimora. I cittadini Ue devono presentare anche il C.F e il contratto di lavoro o la dichiarazione dell'università, quelli extra UE il C.F, il passaporto e il permesso di soggiorno. Decorso un anno, se il soggetto richiedente non rientra nel Comune di residenza effettiva, il Comune in cui dimora lo cancella dal registro della popolazione temporaneo e lo iscrive a quello della popolazione residente.

Chi può chiedere il cambio di residenza

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Legittimati a richiedere il cambio di residenza sono coloro che sono regolarmente iscritti presso l'ufficio anagrafe di un Comune italiano o presso l'AIRE (Anagrafe Italiano Residenti all'Estero).

La dichiarazione deve essere presentata dall'interessato, purché maggiorenne. Se a cambiare la residenza è un intero nucleo familiare, la richiesta può essere fatta anche da una sola persona, purché abbia la responsabilità degli altri soggetti appartenenti al nucleo, quale genitore, tutore o ad altro titolo.

I documenti necessari

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Nella dichiarazione di cambio residenza vanno indicati:

A tal fine è possibile utilizzare l'apposito modulo scaricabile dalla pagina web istituzionale del Comune di destinazione o reperibile presso lo sportello dell'ufficio relazioni con il pubblico.

Tale modulo va compilato correttamente in ogni parte obbligatoria e deve essere sottoscritto da parte dell'interessato e dei componenti maggiorenni insieme ai quali questi si trasferisce. Ad esso vanno allegati i documenti di identità di ciascun componente anche minorenne.

Se l'immobile nel quale ci si trasferisce non è di proprietà, occorre allegare copia del titolo che ne consente il godimento o una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che ne attesti la disponibilità.

Come si fa il cambio di residenza

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La dichiarazione di cambio residenza, unitamente ai documenti allegati, può essere presentata al nuovo Comune di residenza con diverse modalità:

Come cambiare la residenza online

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Dopo un primo periodo di sperimentazione dal 27 aprile 2022 è possibile effettuare il cambio di residenza dal portale dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione residente. Grazie al servizio di rettifica dati i cittadini italiani residenti nei comuni italiani e quelli che risiedono all'estero possono procedere online alla correzione dei dati.

Tutti i cittadini maggiorenni iscritti all'Anagrafe Nazionale possono infatti:

Per effettuare dette operazioni basta accedere al sito del'Anagrafe nazionale della Popolazione residente nell'area dedicata ai servizi al cittadino, tramite la propria identità digitale (SPID, Carta di identità elettronica, Carta nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l'accesso è necessario compilare la richiesta anagrafica per sé e i componenti della famiglia anagrafica e inviarla al Comune competente, seguendo passo passo le istruzioni presenti.

La richiesta può avere ad oggetto:

Effettuata la richiesta, è possibile monitorare lo stato della pratica e comunicare l'indirizzo della email sulla quale si vogliono ricevere gli aggiornamenti.
Solo per quanto riguarda il Comune di Roma è necessario, fino al 30 giugno 2022, fare riferimento al portale dell’amministrazione per il cambio della residenza.

Quanti giorni ci vogliono per il cambio di residenza

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La procedura di cambio di residenza soggiace a delle tempistiche precise.

Innanzitutto, l'interessato deve presentare la dichiarazione di cambio residenza entro venti giorni dal suo trasferimento nel Comune di nuova iscrizione.

Il cambio di residenza diviene effettivo entro due giorni dal ricevimento da parte dell'ufficio anagrafe della domanda presentata dall'interessato.

Entro quarantacinque giorni dalla conclusione della procedura, il Comune di migrazione predispone gli accertamenti atti a verificare l'abitualità della dimora presso la residenza indicata con l'ausilio della polizia locale. Trascorsi quarantacinque giorni senza che l'interessato sia stato invitato ad integrare la dichiarazione o abbia ricevuto comunicazioni circa l'esito negativo degli accertamenti, la pratica si considera definita.

Se mancano dati in fase di compilazione del cambio di residenza, si hanno a disposizione novanta giorni per comunicarli al Comune.

Quanto costa il cambio di residenza

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Alla dichiarazione di cambio residenza conseguono la cancellazione dall'anagrafe della popolazione del Comune di provenienza e l'iscrizione in quella del Comune di migrazione.

Tali adempimenti, almeno in linea generale, non comportano alcun costo per l'interessato.

Alcuni Comuni chiedono tuttavia un costo per diritti di segreteria, laddove la procedura sia svolta fisicamente presso i loro uffici, con la conseguenza che, in questi casi, avvalersi della modalità telematica o della posta certificata può essere economicamente più vantaggioso.

Verifica cambio di residenza

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A seguito del cambio di residenza, il Comune di destinazione svolge dei controlli per verificare la veridicità di quanto dichiarato.

In alcuni casi, infatti, dietro una simile operazione può esserci solo la volontà di aggirare alcune norme o di pagare meno tasse.

Di conseguenza, nei giorni immediatamente successivi al cambio di residenza, il soggetto interessato riceve quasi sempre una visita dei vigili urbani che si accertano che effettivamente egli risieda dove ha dichiarato. Se il dichiarante non viene trovato a casa, di norma vengono intervistati i vicini.

A chi comunicare il cambio residenza

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E' poi opportuno comunicare il cambio di residenza a tutti gli uffici con i quali si intrattengono rapporti, primi tra tutti gli istituti di credito.

Inoltre, ove necessario, occorre rivolgersi anche ai fornitori dei servizi di luce, acqua e gas per procedere alla voltura delle utenze della casa di provenienza e di quella di destinazione.

Il cambio di residenza va inoltre comunicato al proprio datore di lavoro e al proprio medico di base. A tale ultimo proposito, occorre ricordare che quando ci si trasferisce in un diverso Comune, specie se distante, non è detto che lo stesso sia competente a continuare a "gestire" il paziente.

Cambio residenza e Canone RAI

Chi cambia la propria residenza deve infine ricordarsi di comunicarlo anche all'Agenzia delle entrate, in maniera tale da permettere la corretta gestione del canone Rai in bolletta.

Tale comunicazione va fatta entro 20 giorni dal trasferimento, con le seguenti modalità:

Data: 03/05/2022 08:00:00
Autore: Laura Bazzan