La BCE teme per i mercati e lo spread
Il sistema finanziario dell'area dell'euro, seppur ha mostrato capacità di recupero mantenendo basso il rischio di stress sistemico con l'intervento di correttivi globali sugli "asset", é oggi soggetto all'incertezza politica europea, all'attesa dei cambiamenti della politica degli Stati Uniti nonché alle vulnerabilità del sistema bancario europeo a causa di fattori strutturali, nonostante l'innalzamento della curva dei rendimenti.
Il sistema, quindi, ha retto ai ripetuti attacchi delle turbolenze dei mercati, nel corso degli ultimi sei mesi, ma i rischi per la stabilità finanziaria potranno essere sospinti dai mutamenti del mercato del risparmio, a livello mondiale.
Vi potrebbero essere ulteriori modifiche dei prezzi delle attività, innescati da eventi politici nelle economie avanzate e dalle vulnerabilità esistenti nei mercati emergenti. I cambiamenti nelle politiche economiche degli Stati Uniti sono molto incerte e l'economia dell'area euro ne potrebbe risentire direttamente sia per i rapporti commerciali sia per i possibili effetti della ricaduta di maggiori interessi e del tasso d'inflazione atteso negli Stati Uniti.
I rischi si estendono, anche, all'economia reale, a causa della sostenibilità del debito derivante da una maggiore incertezza politica, ritardando le tanto necessarie riforme fiscali e strutturali ovvero, in un peggiore scenario, riaccendendo forti pressioni sui titoli sovrani più deboli.
I rischi per la stabilità finanziaria nell'area dell'euro derivano, anche, dal settore finanziario, non bancario. I fondi di investimento, in particolare, sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni e necessitano di un forte monitoraggio, poiché, molti di questi sono esposti a squilibri di liquidità interconnessi con gli istituti di credito.
La BCE ha individuato quattro rischi sistemici per la stabilità finanziaria nel corso dei prossimi due anni:
- repricing del rischio globale che porta al contagio finanziario, innescato da incertezza politica, accresciuta nelle economie avanzate e per la fragilità dei mercati emergenti;
- debole redditività delle banche ed alti livelli dei crediti deteriorati in alcuni Paesi;
- sostenibilità del debito pubblico, in un contesto di bassa crescita, se l'incertezza politica porterà in stallo le riforme a livello nazionale ed europeo;
- lo stress dei fondi di investimento che amplificano i rischi di liquidità e le più ampie ricadute per il sistema finanziario.
Data: 25/11/2016 13:00:00Autore: Dott. Roberto Paternic�