Il primo avvocato robot arriva in Italia
di Valeria Zeppilli – Quando ne abbiamo parlato qualche tempo fa (leggi: "Il primo avvocato robot 'assunto' da uno studio legale"), quasi tutti eravamo convinti che di avvocati robot in Italia non avremmo sentito parlare ancora per un bel po', ma la smentita non è tardata ad arrivare.
Ross, infatti, è già sbarcato in ben sei studi legali di Milano, a dimostrazione di come l'esperienza fatta oltreoceano da Baker & Hosteler sia risultata presto allettante anche per qualche connazionale.
Con la conseguenza che, purtroppo, i giovani legali non avranno vita facile: la loro carriera, già indiscutibilmente ad ostacoli, rischia di complicarsi ancor di più se solo si considera che il prezzo da pagare per un mese di utilizzo dell'avvocato robot è stato stimato equivalente a un'ora di lavoro di un avvocato.
Certo è una macchina, ma una macchina niente male in grado di svolgere molti di quei compiti che spesso sono affidati agli avvocati in erba durante il loro primo impiego.
Basato sulla tecnologia Watson della Ibm, Ross non ha sembianze umane né può essere definito un androide, ma ha davvero molte potenzialità.
È infatti in grado di condurre ricerche, di capire il linguaggio legale, di dare risposta alle domande che gli vengono formulate mediante una rapidissima ricognizione di norme, giurisprudenza, delibere e così via, peraltro continuamente aggiornate. Addirittura, ricorda le questioni di interesse dello studio presso il quale "lavora" e non omette di dare automaticamente notizia delle eventuali nuove sentenze che possono risultare rilevanti.
La svolta, insomma, è epocale.
Ciò sebbene Ross sia solo l'ultimo tassello di una rivoluzione totale che sta riguardando la professione forense: il processo telematico, gli smartphone, i tablet, le banche dati virtuali... . Se un avvocato di cinquant'anni fa si ritrovasse improvvisamente dentro il suo vecchio studio o tra le aule di tribunale difficilmente riconoscerebbe la sua professione. Per molti versi assai migliore, per altri decisamente peggiore.
Data: 29/11/2016 06:00:00Autore: Valeria Zeppilli