Apparecchio approvato ma non omologato: multa nulla  Redazione - 04/11/24  |  Omessa restituzione documenti al cliente: illecito permanente per l'avvocato  Redazione - 03/11/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Saldo e stralcio: cos'è e quali sono gli effetti

Cos'è il saldo e stralcio, com'è disciplinato e quali sono i suoi effetti. Guida all'accordo transattivo tra debitore e creditore con giurisprudenza


Avv. Daniele Paolanti - Spesso si sente parlare di saldo e stralcio, ossia l'accordo attraverso il quale il debitore e il creditore "chiudono" una situazione pendente, grazie al pagamento di una somma ridotta e complessiva. Ma quali sono i suoi effetti? E' conveniente?

Vediamo, dunque, cos'è il saldo e stralcio, com'è disciplinato, quali sono i vantaggi e cosa dice la giurisprudenza sul tema:

Saldo e stralcio, cos'è

[Torna su]

Con l'espressione "saldo e stralcio" si intende un accordo transattivo intercorrente tra debitore e creditore in virtù del quale il primo si impegna a corrispondere una somma di importo inferiore rispetto a quella originaria ed il secondo accetta. L'impegno del creditore consiste dunque nell'accettare la somma offerta dal debitore, sebbene inferiore a quanto originariamente pattuito, ma al contempo gli giova perché potrà risparmiarsi determinate e lunghe procedure esecutive e di recupero. Il pagamento a saldo e stralcio è di norma eseguito in un'unica soluzione ma nulla osta a che le parti si accordino per un pagamento a saldo e stralcio che sia dilazionato nel tempo.

Perché conviene?

[Torna su]

Come poc'anzi detto, le ragioni per le quali preferire un pagamento a saldo e stralcio sono molteplici ma il più delle volte si sostanziano in esigenze di carattere pratico. Il debitore, in species, può transare anche una riduzione del debito consistente (come ad esempio un abbattimento del 30 o 40%) mentre il creditore, ex adverso, riesce a recuperare celermente una parte del suo credito. Questi infatti potrebbe preferire che la somma di cui è creditore gli venga corrisposta subito e potrebbe ritenere smisuratamente oneroso (e rischioso) procedere giudizialmente per il recupero forzoso del credito. Un accordo a saldo e stralcio è potenzialmente idoneo a chiudere anche un processo esecutivo se, prima della vendita, debitore e creditore riescano ad accordarsi per transigere ad un prezzo inferiore il rientro del debito.

Effetti del saldo e stralcio

[Torna su]

Ovviamente debitore e creditore si impegnano, al momento della chiusura del rapporto definendo le condizioni di transazione, a non pretendere le une dalle altre alcunché in relazione a quello specifico rapporto. Il debitore si impegna a pagare la somma concordata (il cui importo è ovviamente inferiore rispetto alla cifra originariamente pattuita) e il creditore libera il debitore dalla sua obbligazione.

Giurisprudenza sul saldo e stralcio

[Torna su]

La Cassazione si è espressa più volte in materia di saldo e stralcio. Di recente la S.C. ha avuto modo di chiarire che in caso di condebitori solidali può avvantaggiarsi della chiusura a saldo e stralcio qualsiasi condebitore.

Cassazione n. 22231/2014

Hanno precisato i Giudici di Piazza Cavour nella sentenza n. 22231/2014 che "sul presupposto che la transazione parziaria non può né condurre ad un incasso superiore rispetto all'ammontare complessivo del credito originario, né determinare un aggravamento della posizione dei condebitori rimasti ad essa estranei, neppure in vista del successivo regresso nei rapporti interni, "il debito residuo dei debitori non transigenti è destinato a ridursi in misura corrispondente all'ammontare di quanto pagato dal condebitore che ha transatto solo se costui ha versato una somma pari o superiore alla sua quota ideale di debito. In caso contrario, se cioè il pagamento è stato inferiore alla quota che faceva idealmente capo al transigente, il debito residuo che resta tuttora a carico solidale degli altri obbligati dovrà essere necessariamente ridotto (non già di un ammontare pari a quanto pagato, bensì) in misura proporzionale alla quota di chi ha transatto, giacché altrimenti la transazione provocherebbe un ingiustificato aggravamento per soggetti rimasti ad essa estranei".

Cassazione n. 12876/2015

Con sentenza n. 12876/2015 la Suprema Corte ha inoltre chiarito che una transazione chiusa a saldo e stralcio non costituisce una transazione novativa poiché, le parti addivengono ad un ridimensionamento del debito concordando nuovi termini e modalità di pagamento.

Data: 27/12/2016 21:30:00
Autore: Daniele Paolanti