Assicurazione avvocati: inizia la corsa alle polizze adeguate
di Valeria Zeppilli – Il 2017 porterà per gli avvocati numerose novità, tra le quali l'obbligo da tempo atteso di dotarsi di una copertura assicurativa che tuteli rispetto ai danni arrecati a terzi nell'esercizio della professione.
Normativa
L'obbligo di dotarsi di un'idonea copertura assicurativa era già sancito dalla nuova disciplina dell'ordinamento forense contenuta nella legge numero 247/2012, ma solo nel 2016 è stato emanato un apposito d.m., del 22 settembre, che ha precisato meglio il contenuto dell'obbligo e ne ha sancito l'entrata in vigore definitiva a partire dall'11 ottobre 2017.
Chi non si adeguerà, ne risponderà dinanzi al consiglio dell'ordine di appartenenza.
Garanzie
Più in particolare, la polizza deve garantire la copertura della responsabilità per qualsiasi tipo di danno (sia esso patrimoniale, non patrimoniale, indiretto, permanente, temporaneo, futuro), della responsabilità dell'avvocato anche per colpa grave e della responsabilità per i pregiudizi causati non solo ai clienti, ma anche ai terzi.
Infine, deve essere prevista la copertura per la responsabilità civile che può derivare dai fatti colposi o dolosi dei collaboratori, dei praticanti, dei dipendenti o dei sostituti processuali.
Polizza infortuni
Se non bastasse, per i titolari di studio è previsto anche l'obbligo di stipulare una polizza che copra gli eventuali infortuni subiti dagli avvocati dello studio e dai loro collaboratori, praticanti o dipendenti per i quali non opera la copertura assicurativa obbligatoria dell'Inail.
Manca, tuttavia, un obbligo speculare a contrarre in capo alle imprese operanti nel settore della RC professionale.
Clausola claims made
Nell'ipotesi in cui la polizza sia regolata dalla clausola claims made, in forza delle nuove regole sarà necessario premurarsi che la stessa preveda anche una retroattività illimitata e un'ultrattività di almeno dieci anni nel caso in cui l'attività cessi.
Importi di copertura
Infine, il decreto prevede anche dei precisi importi di copertura, al di sotto dei quali la polizza non potrà scendere e che variano per sinistro e per anno assicurativo tenendo conto sia del numero di professionisti impiegati nello studio che del volume di affari dello stesso.
Adeguamento
Insomma, tutti gli avvocati dovranno da ora in poi tener conto di questi contenuti minimi, prima di stipulare o rinnovare la propria polizza.
Considerato che la durata della stessa è generalmente annuale, molti professionisti si dovranno confrontare con le nuove regole già precedentemente all'11 ottobre prossimo, almeno se non vogliono rischiare di arrivare impreparati a tale giorno.
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Autore: Valeria Zeppilli