Tribunali minorenni, l'addio è più vicino
Riparte in Senato la riforma. Entro fine mese stop agli emendamenti, poi in aula
di Lucia Izzo - Il Senato torna a occuparsi nuovamente del disegno di legge sul processo civile in previsione di un'approvazione che dovrebbe giungere entro la fine della legislatura (per approfondimenti: Processo civile: la riforma spiegata punto per punto).
Spazio, dunque, anche per la riforma della giustizia minorile, che dovrebbe portare alla soppressone degli attuali Tribunali dei minorenni che verranno invece sostituiti da sezioni specializzate presso i Tribunali ordinari e con funzioni esclusive in materia («per la persona, la famiglia e i minori»).
Lo scopo è quello di riordinare le competenze, oggi frammentate tra le diverse autorità, allo scopo di valorizzarle a mezzo di una maggiore specializzazione; ciò ovviamente si accompagnerebbe a una riorganizzazione e razionalizzazione del personale e dei magistrati (per approfondimenti: Riforma processo civile: sì della Camera. Ecco tutte le novità e il testo).
L'ovvia reazione alle modifiche che si prospettano non ha tardato ad arrivare e ha visto contrapporsi, da un lato, i magistrati, contrari all'abolizione degli appositi Tribunali, e, dall'altro, gli avvocati a favore dell'idea di raggruppare la giustizia minorile in quella ordinaria.
La situazione attuale
I magistrati minorili sono attualmente 198 e operano su 29 sedi, corrispondenti ai distretti di Corte d'Appello. I giudici sono affiancati da 807 esperti, ad esempio in materia di psicologia e pedagogia, che svolgono le funzioni di giudici onorari, ma non hanno facoltà di occuparsi di tutto il contenzioso relativo ai minori 8ad esempio l'affidamento dei figli in seguito alle separazioni).
Secondo i dati, riportati dal Sole24Ore, i procedimenti avviati lo scorso anno nei Tribunali dei minorenni ammontano a 90mila, di cui 50mila civili e 40mila penali, come stimato dal ministero della Giustizia. Tuttavia, spiega Ciro Cascone, procuratore capo al Tribunale dei minori di Milano, la procura svolge una funzione di filtro per risolvere le situazioni meno gravi con l'ausilio dei servizi sociali.
Ancora, rileva il quotidiano, negli ultimi 13 anni si è assistito a un calo dei giudizi civili, mentre i nuovi procedimenti penali sono rimasti invariati: tale risultato è dovuto alla legge 219/2012 che, riformando la filiazione, ha fatto transitare diversi procedimenti innanzi al Tribunale ordinario.
Cosa cambia con la riforma
Gli avvocati chiedono a gran voce che dei procedimenti relativi ai minori si occupi unicamente il Tribunale ordinario, posto che accade spesso che i procedimenti sulla responsabilità genitoriale si sovrappongono alle separazione, come rileva Giulia Sapi, vicepresidente dell'Aiaf (associazione degli avvocati per la famiglia e i minori).
Neppure convince alla classe forense il ruolo ricoperto dagli esperti, operanti in qualità di giudici onorari all'interno del collegio giudicante che, invece, per i magistrati svolgono una funzione fondamentale. Da entrambe le parti si chiede, tuttavia, uniformità della procedura, poichè spesso intervengono prassi diverse adottate da ogni Tribunale, ad esempio circa la responsabilità genitoriale.
Ai magistrati preoccupa il rischio che si perda la specializzazione, stante il valore fondamentale che riveste l'autonomia gestionale, come conferma al Sole24Ore Maria Francesca Pricoco, vicepresidente dell'Aimmf e presidente del Tribunale dei minorenni di Catania: "l'ufficio giudiziario che si occupa di minori e famiglia è una struttura complessa che ha a che fare con situazioni difficili e già patologiche, oltre che con le devianze penali".
Sarà solo prossimamente, con l'audizione dei magistrati e la presentazione degli emendamenti, che si verrà a delinearsi l'infrastruttura definitiva. A tal proposito, gli avvocati della Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minorenni e dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia hanno presentato alla Commissione Giustizia del Senato un documento, "che disegna un ufficio giudiziario unico che si occupi di persone, relazioni familiari e minorenni, articolato a livello distrettuale per il penale e alcune materie più delicate, come l'adottabilità, e a livello circondariale per le questioni meno gravi".
Data: 20/01/2017 21:20:00Autore: Lucia Izzo