CEDU: il divorzio? Non è un diritto
di Valeria Zeppilli – Tra i principi sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo manca, sia direttamente che indirettamente, un diritto al divorzio e chi lo rivendica non deve rivolgersi a Strasburgo.
Il 10 gennaio 2017 la Cedu ha infatti depositato la tanto attesa decisione (qui sotto allegata) sul ricorso numero numero 1955/2010 noto come Babiarz contro Polonia, decretando che non è contraria alla Convenzione la previsione interna polacca che permette di non concedere il divorzio nel caso in cui uno dei coniugi si opponga ad esso.
Non importa che tale opposizione impedisca all'altro di risposarsi, perché nella Cedu, in materia, si ritrovano solo il diritto a sposarsi tutelato nell'articolo 12 e il diritto al rispetto della vita privata e familiare tutelato nell'articolo 8. Del divorzio, invece, nessuna traccia.
Insomma: se c'è stato il divorzio, va garantito il diritto a risposarsi, ma se il divorzio è negato non è un problema della Corte europea.
Sebbene la premessa dei giudici sia stata quella di dover interpretare la convenzione tenendo conto della realtà odierna, il risultato raggiunto all'esito della lunga motivazione contenuta nella sentenza dello scorso 10 gennaio non è esattamente quella che ci si aspettava leggendo l'incipit.
Per la Corte europea, agli Stati resta insomma un margine di apprezzamento esteso circa l'adozione della legislazione sul divorzio e non è la Cedu a negare loro di adottare misure volte a proteggere il matrimonio.
Oltretutto, non può dirsi che in Polonia vi sia un'impossibilità assoluta di ottenere il divorzio, dato che questo è più correttamente assoggettato a dei limiti ma comunque possibile.
La chiamata in causa della Corte di Strasburgo è arrivata su input di un cittadino polacco che, dopo aver presentato domanda di divorzio prima senza colpa e poi con addebito, aveva incontrato l'opposizione della moglie e si era visto così negato il diritto a risposarsi con la nuova compagna, con la quale peraltro già conviveva.
La Cedu si è spaccata ma ha deciso: gli articoli 8 e 12 non sono violati.
Data: 19/01/2017 21:00:00Autore: Valeria Zeppilli