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No alla bocciatura alle elementari

Lanciata su Change.org la petizione di insegnanti e pedagogisti


di Gabriella Lax - Una petizione per eliminare la norma che ripropone, in casi eccezionali, le bocciature degli studenti alle elementari. Un tema che fa discutere pedagogisti e società civile e che prende spunto dalla bozza del decreto attuativo della delega della legge 107 sulla valutazione, attualmente in discussione alle Camere, dove c'è un passaggio che riguarda proprio le bocciature eventuali alla scuola primaria. Per mesi l'ex ministro Stefania Giannini insieme alla responsabile nazionale Pd per la scuola, Francesca Puglisi, avevano assicurato che non si sarebbe più potuto bocciare alle "elementari". Ed infatti la bozza dei decreti delegati in merito alla valutazione era già pronta con l'eliminazione della bocciatura. Molti parlamentari avevano annunciato tale soppressione, oltre alla previsione di altri cambiamenti rispetto alle norme in vigore (dall'abolizione della terza prova per gli esami di maturità ai voti in lettere - dalla A alla D - per la scuola primaria, e l'abolizione della bocciatura alle elementari e medie). Cambiamenti che avevano trovato positivi riscontri. Tuttavia col cambio di governo e l'arrivo di Valeria Fedeli all'istruzione è stato fatto un passo indietro con il reinserimento di nuovo nell'articolo 3 del provvedimento di quel comma presente nella legge 169 del 2008. Ossia: "Nella primaria, i docenti della classe in sede di scrutinio con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione".

Da qui la petizione, inserita sulla piattaforma Change.org, per chiedere di cancellare la possibilità di bocciare nella scuola primaria. Il risultato? Quasi mille firme in pochi giorni, firme con nomi altisonanti dell'ambiente scolastico, della pedagogia e della formazione.

Si tratta di una presa di posizione importante di cui si terrà conto in Parlamento dove è in discussione la riforma della Buona Scuola che prevede la novità.

Si consideri che, secondo i numeri che riporta Il Fatto Quotidiano, i casi di bocciature non sono affatto "eccezionali: nell'anno scolastico 2015/2016 sono stati respinti 11.071 bambini; l'anno precedente ancora di più, 11.866. C'è da combattere inoltre con uno spettro che si chiama "dispersione scolastica" e che supera ogni anno nel nostro Paese il 15% degli studenti. Con questi numeri pare controproducente, sostengono i promotori della petizione, iniziare a sbarrare la strada già alle scuole elementari, dove spesso le situazioni difficili comportano disagi ai bambini e quindi sarebbe meglio accoglierli in classe e fare di tutto per far raggiungere loro la preparazione sufficiente.

Data: 16/02/2017 17:00:00
Autore: Gabriella Lax