Legittima difesa: l'avvocato lo pagherà lo Stato
di Marina Crisafi - Chi ha reagito per legittima difesa e sarà dichiarato non punibile non dovrà accollarsi le spese e i compensi spettanti all'avvocato. Tali costi, infatti, saranno a carico dello Stato. È quanto prevede la nuova normativa sulla legittima difesa approvata nei giorni scorsi alla Camera e ora approdata al Senato per l'esame.
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Legittima difesa: licenza di sparare di notte e in caso di grave turbamento
La nuova legge, nel testo licenziato da Montecitorio, amplia, in analogia all'ordinamento francese, la fattispecie della legittima difesa di fronte alle aggressioni notturne in casa escludendo la colpa per chi reagisce per fronteggiare situazioni che comportano pericolo per la propria vita e libertà.
A tal fine, il nuovo art. 52 del codice penale recita che sarà considerata legittima difesa la reazione a un'aggressione commessa "in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno".
Inoltre, sarà sempre esclusa la colpa di chi reagisce per legittima difesa, "in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, per l'integrità fisica o per la libertà personale o sessuale - se l'azione - è conseguenza del grave turbamento psichico causato dall'aggressore".
Legittima difesa: avvocato e spese processuali a carico dello Stato
Inoltre, tra le modifiche apportate al testo durante l'iter parlamentare (e in particolare, frutto degli emendamenti approvati in aula rispetto al testo licenziato dalla Commissione), c'è la previsione che le spese processuali e i compensi legali per chi sia dichiarato non punibile per aver agito per legittima difesa saranno a carico dello Stato.
Il testo del nuovo art. 1-bis del ddl recita testualmente che "l'onorario e le spese spettanti al difensore della persona dichiarata non punibile per aver commesso il fatto per legittima difesa o per stato di necessità sono a carico dello Stato".
Per questo, si prevede, per l'erario, un onere stimato in circa 295mila euro a partire dal 2017.
Data: 12/05/2017 21:40:00Autore: Marina Crisafi