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Pensioni anticipate al via: domande entro 15 luglio

Firmati ieri dal premier i decreti per Ape social e precoci. Ecco i requisiti per fare domanda


di Marina Crisafi - Via libera al pensionamento anticipato per i lavoratori in difficoltà e per i precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni. Ieri il premier Paolo Gentiloni ha firmato i due decreti attuativi della legge di bilancio che introducono l'Ape social e precoci e che consentiranno di beneficiare della misura con decorrenza retroattiva a partire dal 1° maggio scorso, anche se la domanda, a fortiori, viene presentata in un momento successivo.

Dopo vari ritardi e andirivieni, si conclude quindi l'iter delle due misure previste dalla manovra 2017 (art. 1, commi da 179 a 186 e da 199 a 205, l. n. 232/2016).

Ora i testi, dopo aver superato gli scogli di Consiglio di Stato e Corte dei Conti, si avviano per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Le domande andranno presentate entro il 15 luglio prossimo da chi possiede i requisiti per l'anno in corso.

Rimane ancora aperto il nodo dell'Ape volontaria che, stando alle intenzioni dei tecnici dell'esecutivo, dovrebbe arrivare a stretto giro di posta.

Ecco tutte le novità:

Ape social

L'Ape social è una misura sperimentale finalizzata ad agevolare il passaggio al pensionamento per lavoratori svantaggiati o disagiati ed è soggetta a limiti di spesa. Il provvedimento, di natura assistenziale, prevede un'indennità a carico dello Stato, erogata dall'Inps a coloro che hanno compiuto almeno 63 anni di età e non siano titolari di pensione diretta.

L'indennità viene corrisposta sino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia.

La misura è rivolta ai disoccupati che non fruiscono degli ammortizzatori sociali, ai dipendenti e autonomi che prestano assistenza (al momento della richiesta e da almeno 6 mesi) al coniuge o a un parente di primo grado convivente affetto da disabilità grave, ovvero ai lavoratori (dipendenti e autonomi) con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

L'Ape social spetta anche ai lavoratori "usuranti" che da almeno 6 anni (continuativamente) svolgono una delle seguenti attività: operai industria estrattiva, edilizia e manutenzione edifici; conduttori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni; conciatori; conduttori di convogli ferroviari e mezzi pesanti; personale viaggiante ferroviario; personale professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con attività in turni; insegnanti scuola infanzia e educatori asili nido; facchini; addetti servizi di pulizia; operatori ecologici; ecc.

La platea interessata alla misura dovrebbe riguardare circa 34mila lavoratori nel 2017 e 43mila nel 2018. Le risorse stanziate per l'anno in corso ammontano a 300 milioni di euro, che arrivano a oltre 600 per il 2018.

Ape precoci

L'Ape precoci è invece destinata ai lavoratori c.d. precoci, ossia coloro che hanno iniziato l'attività lavorativa prima del compimento dei 19 anni.

La misura spetta, nello specifico, ai dipendenti e agli autonomi iscritti all'Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria) e alle sue forme sostitutive ed esclusive, con almeno 1 anno di contribuzione per lavoro effettivo svolto prima del compimento del 19° anno di età e che versino nelle seguenti condizioni: siano disoccupati senza ammortizzatori sociali; assistano, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

Le risorse per l'Ape precoci ammontano a 360 milioni di euro per il 2017 e a 550 per il 2018, mentre la platea stimata è di 20mila lavoratori per l'anno in corso e di 22mila per il prossimo anno.

Entro quando presentare domanda per l'Ape

Le domande per accedere all'Ape, per chi ha raggiunto i requisiti nel 2017, vanno presentate entro il prossimo 15 luglio. Mentre chi raggiunge i requisiti nel 2018, avrà tempo sino al 31 marzo. Questo quanto dispone il decreto attuativo sull'Ape sociale firmato da Gentiloni.

Nel provvedimento si precisa che "le domande presentate oltre il 15 luglio 2017 e il 31 marzo 2018 – ma non oltre il 30 novembre saranno comunque - prese in considerazione esclusivamente se all'esito del monitoraggio residuano le necessarie risorse finanziarie".

Essendo slittato il termine per la presentazione delle domande per la pensione anticipata, slitta anche, al 15 ottobre, il termine per le risposte da parte dell'Inps. L'erogazione della prestazione, in ogni caso, come confermato anche dal ministro del lavoro Poletti durante il questione in Parlamento, sarà retrodatata dal 1° maggio, fermo restando ovviamente il possesso dei requisiti necessari.

Ape volontaria

Ad essere in dirittura d'arrivo è anche il dpcm che regola l'attuazione dell'Ape volontaria che doveva essere varato entro il 1° marzo.

Il provvedimento, stando alle indiscrezioni, sarebbe pronto per approdare al Consiglio di Stato per essere valutato in tempi piuttosto stretti.

Data: 23/05/2017 17:40:00
Autore: Marina Crisafi