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Giudici di pace: in arrivo un freno alla riforma

La Commissione giustizia chiede di ridimensionare nettamente l'ampliamento delle competenze civili e penali dei magistrati onorari


di Valeria Zeppilli – L'iter di riforma dell'ufficio del giudice di pace potrebbe presto trovare un ostacolo importante verso la sua piena realizzazione in un parere predisposto dalla Commissione giustizia della Camera (qui sotto allegato), le cui "condizioni", come riporta il Sole24Ore sono già state concordate con il sottosegretario alla giustizia, Cosimo Maria Ferri e con l'ufficio legislativo del ministero.

Ridimensionamento delle competenze civili

Il parere, messo a punto dalla commissione, che dovrebbe essere votato a breve, mentre le associazioni dei magistrati onorari hanno proclamato il nuovo sciopero, tra le diverse condizioni, mette un freno all'aumento delle competenze civili e penali dei giudici di pace.

In particolare si segnala il posticipo al 2025 dell'estensione delle competenze in materia condominiale e il blocco del passaggio di competenze dal tribunale in materia di diritti reali. Per la Commissione si tratta infatti di materie complicate, a prescindere dal valore.

Rinvio dell'ampliamento delle competenze penali

Il decreto legislativo di riforma dell'ufficio del giudice di pace propone anche un ampliamento delle competenze penali, più limitato rispetto a quanto avverrebbe nel civile ma comunque significativo.

A tal proposito si segnala la spinta del parere verso il rinvio di tale ampliamento a un secondo momento, considerata la complessità del riordino e le sue conseguenze dal punto di vista organizzativo. La proposta è quella di attendere l'avvio a pieno regime della restante parte della riforma.

Osservazioni

Oltre alle numerose condizioni, la bozza di parere contiene anche due osservazioni rivolte al Governo.

Innanzitutto, la richiesta di valutare l'opportunità di prevedere un incremento dell'utilizzo dei magistrati onorari già in servizio, per il secondo quadriennio dall'entrata in vigore della riforma. In secondo luogo quella di valutare un aumento della quota fissa dell'indennità, tenendo conto dell'apporto significativo che la magistratura onoraria fornisce all'amministrazione della giustizia.

Data: 08/06/2017 19:40:00
Autore: Valeria Zeppilli