Pensioni: al via la quattordicesima ma vale meno della metà
di Marina Crisafi – E' giunto il tempo della quattordicesima per i pensionati che dal prossimo 1° luglio vedranno accreditata insieme al rateo mensile una somma aggiuntiva che può arrivare fino a 655 euro.
Per l'attesa mensilità in più, saranno erogati quest'anno complessivamente 6,7 miliardi di euro, in crescita di 900 milioni per via dell'ampliamento della platea di beneficiari tra i pensionati.
Tuttavia, l'iniezione di liquidità in arrivo, secondo quanto emerge dalle elaborazioni dell'Ufficio Economico Confesercenti, sulla base dei dati Istat e un survey SWG, non sarà utilizzata per vacanze o spese voluttuarie. Quasi la metà, infatti (il 49% pari a 3,3 miliardi di euro), sarà usata per pagare tasse e spese obbligate, dalla salute ai conti sospesi.
Chi percepirà la quattordicesima
In base ai dati emersi dallo studio, saranno circa 3,8 milioni di lavoratori dipendenti e 3,4 milioni di pensionati coloro che percepiranno la quattordicesima quest'anno. Proprio sul versante delle pensioni, il numero è in crescita per via dell'allargamento della platea operato dall'ultima legge di bilancio (prima erano 2,1 milioni), nonché dell'aumento dell'importo medio per persona, che va da 407 a 507 euro.
Per i dipendenti, invece, la 14sima vale in media 1.400 euro.
Come sarà spesa la quattordicesima
Le risorse in arrivo, tuttavia, evidenzia lo studio di Confesercenti saranno usate soprattutto per far fronte alle spese obbligate: dei 3,3 miliardi destinati a tale scopo, infatti, 1,6 miliardi saranno utilizzati per saldare i conti in sospeso (debiti, bollette, ecc.); 938 milioni per la salute (spese mediche e sanitarie); i rimanenti 737 milioni per saldare Imu, Tari e le altre imposte. Soltanto 1 miliardo di euro (circa il 16% del totale) andrà al risparmio e agli investimenti.
Cala l'impatto sui consumi ai quali andranno circa 2 miliardi, ossia meno di un terzo delle quattordicesime. Di questo monte totale, la maggior parte servirà per finanziarie spese voluttuarie come una vacanza, mentre 400 milioni per regali e spese straordinarie e, infine, poco più di 300 milioni destinati ai saldi estivi.
Scarso utilizzo della quattordicesima per i consumi
Lo scarso uso della 14sima per i consumi, spiega Confesercenti, dipende dall'incertezza delle famiglie che, nonostante il recupero del potere d'acquisto dell'ultimo biennio, evidenzia come gli italiani siano ancora alle prese con la crisi che li porta a spendere la mini-entrata soprattutto per le spese obbligatorie, lasciando poco spazio al resto. Un quadro che diventa ancora più evidente se l'analisi viene ristretta ai soli pensionati: in tal caso l'utilizzo della 14sima per le spese obbligate sale al 76% del totale (40% per conti in sospeso; 21% per la salute; 15% per il fisco). Da qui la necessità, dichiara Confesercenti, di mettere in atto un'azione più generale per stimolare la spesa delle famiglie, che coinvolta tutta la popolazione.
Data: 25/06/2017 17:00:00
Autore: Marina Crisafi