Credit default swap
- Cosa sono i credit default swap
- Gli elementi di un contratto di credit default swap
- CDS: maturity date e prezzo
- Credit default swap: esempio
Cosa sono i credit default swap
I credit default swap (CDS) sono contratti in cui un soggetto (c.d. protection buyer), a fronte di pagamenti periodici effettuati a favore della controparte (c.d. protection seller), si protegge dal rischio di credito su una specifica emissione, ovvero su un emittente, ovvero su un portafoglio di strumenti finanziari, ovvero su una qualsivoglia ingegnerizzazione degli stessi.
Il sottostante di un CDS è denominato generalmente reference asset. Nei CDS, al verificarsi dell'evento, ovvero degli eventi, che contrattualmente individuano il rischio di credito (c.d. credit event), sono generalmente previste due modalità operative:
a) il protection seller corrisponde alla controparte il valore nominale, ovvero quello contrattualmente definito, dello strumento finanziario oggetto del CDS al netto del valore di mercato dello stesso (c.d. recovery value)[1] e il protection buyer cessa il versamento dei pagamenti periodici;
b) il protection seller corrisponde alla controparte il valore nominale, ovvero quello contrattualmente definito, dello strumento finanziario oggetto del CDS e il protection buyer cessa il versamento dei pagamenti periodici consegnando il reference asset[2].
Gli elementi di un contratto di credit default swap
Nella definizione di un contratto di credit default swap vengono generalmente specificati i seguenti elementi:
1) il capitale nozionale rispetto a cui vengono calcolati i pagamenti a carico del protection buyer, generalmente corrispondente al valore nominale del reference asset;
2) l'importo di ciascuno di tali pagamenti, pari al risultato del prodotto di un tasso fisso (c.d. CDS rate) per il capitale nozionale;
3) la periodicità di tali pagamenti e la scadenza del contratto medesimo;
4) gli accadimenti relativi al reference asset identificabili come credit event (14).
CDS: maturity date e prezzo
Nel caso in cui il CDS abbia come sottostante una specifica emissione obbligazionaria, la maturity date tende a coincidere con la vita residua dell'obbligazione e, soprattutto, l'importo di ciascuno dei pagamenti effettuati dal protection buyer è strettamente legato allo spread di rendimento implicito nell'emissione rispetto a quello dei titoli privi di rischio creditizio (c.d. credit spread).
Il prezzo del CDS è dato dal valore attuale dei costi che il protection seller potrebbe sostenere in caso di credit event al netto dei pagamenti che il protection buyer dovrebbe corrispondere per la durata contrattuale dello strumento derivato. L'equivalenza di questi valori al momento della stipula rende nullo, sempre allo stesso momento, il valore del contratto.
Credit default swap: esempio
Per comprendere meglio cosa si intende per Credit default swap può essere utile fare un esempio.
Un soggetto, che ha sottoscritto obbligazioni per un certo ammontare, con durata pari a 7 anni, emesse da una società rischiosa, decide di coprire il rischio di insolvenza acquistando un Credit default swap dalla banca derivati.
Se, allo scadere dei sette anni, la società rischiosa è solvente, il rendimento dell'investimento è ridotto del costo della "garanzia" acquistata, ma il rischio di perdite è stato eliminato; se, invece, la società è insolvente, ad esempio dopo cinque anni, il premio non è più pagato e la Banca Derivati rimborsa il sottoscrittore della perdita subita.
Gli anni di copertura residua possono essere venduti in ogni momento se il merito di credito della società rischiosa migliora in maniera significativa o se la stessa è acquisita da un'altra società che dà maggiori garanzie di solidità.
[1] Il recovery value espresso in termini percentuali coincide generalmente con il recovery rate.
[2] Si precisa che nella prassi operativa, in caso di credit event, il protection buyer ha l'opzione di scegliere il reference asset da consegnare tra un paniere di attività individuate nell'ambito del contratto. Questi provvederà a individuare il titolo scegliendo quello per lui più conveniente (c.d. cheapest-to-delivery).
Data: 27/07/2017 15:30:00Autore: Giampaolo Morini