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Emergenza terremoti: in arrivo l'assicurazione obbligatoria per le case?

Il Governo sarebbe al lavoro su un testo urgente con effetti anche sulla vendita degli immobili non in regola


di Lucia Izzo - Sanzione pecuniaria o addirittura nullità dell'atto per cessioni di immobili non in regola con le norme antisismiche, assicurazione obbligatoria per la copertura da eventi sismici, aliquota IVA ridotta al 5% per interventi di messa in sicurezza statica e lavori di bonifica da amianto in edifici residenziali.

Sarebbero questi, come riporta ItaliaOggi, i risultati a cui punta un provvedimento urgente su cui starebbe lavorando il Governo con l'obiettivo di contrastare l'emergenza provocata dai terremoti lungo la nostra penisola.
Già la Legge di Stabilità ha previsto il c.d. sisma bonus, ovverosia una detrazione diversificata in base alle aree di rischio e alla tipologia del richiedente (impresa o condominio), che potrà raggiungere l'85% delle spese di investimento e che verrà concessa a coloro che effettueranno interventi per dotare gli edifici di misure antisismiche.
Il Governo, quindi, proseguendo su questa scia tracciata dalla legge, sarebbe al lavoro per far approvare, già al primo Consiglio dei Ministri dopo le vacanze, il testo che dovrebbe introdurre tutte le novità riguardanti l'immobiliare e le conseguenze degli eventi calamitosi.

Immobili non conformi: in arrivo sanzione o nullità dell'alienazione

Per spingere i cittadini a intervenire per l'adeguamento degli immobili, in particolare quelli nelle zone ad alta sismicità, Palazzo Chigi ha pensato di agire sulla loro commerciabilità. In particolare, si tratterebbe di una conseguenza rigorosa, ovvero rendere invendibili le abitazioni non a norma, impedendone la circolazione al fine di tutelare la sicurezza e la pubblica incolumità.

In pratica, potrebbero essere colpiti con una sanzione pecuniaria civile, o addirittura con la nullità, gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi riguardanti il trasferimento dei diritti reali sugli edifici, o su parte di essi, localizzati nelle zone sismiche 1 e 2, quelle a maggiore pericolosità.


Tali atti, secondo il disegno del Governo, potrebbero al più essere stipulati soltanto laddove contengano una dichiarazione del venditore dell'immobile sul rispetto della normativa antisismica vigente alla data del trasferimento.

In alternativa a tale dichiarazione, vi potrebbe essere, invece, un'attestazione di conformità alla normativa, relativa all'idoneità statica delle strutture in base alla sismicità della zona, che andrebbe rilasciata da un tecnico abilitato. Al notaio, invece, spetterebbe la vigilanza sul rispetto dei predetti obblighi.

L'esecutivo, tuttavia, prevede di introdurre un "periodo di grazia" fino al pieno vigore della nuova normativa: cinque anni per gli immobili a destinazione abitativa, ricettiva alberghiera e di pertinenza di soggetti pubblici e sette anni per tutti gli altri.

Terremoti: assicurazione casa obbligatoria e premi detraibili

Tra le misure al vaglio dell'esecutivo emerge anche la possibilità che venga resa obbligatoria l'assicurazione a tutela del rischio sismico sui fabbricati, sia quelli destinati a uso abitativo, sia quelli adibiti ad attività produttive.


Tuttavia, per rendere l'obbligo meno gravoso, si pensa di introdurre per le persone fisiche e giuridiche la possibilità di una detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% dei premi versati per le assicurazioni.

Aliquota IVA al 5% per messa in sicurezza e bonifica amianto

Nonostante non si tratti di una misura urgente correlata all'emergenza terremoti, l'esecutivo vorrebbe inserire nel provvedimento una misura finalizzata a esortare gli investimenti, nel medio e lungo periodo, per mettere in sicurezza i fabbricati nelle zone a rischio e ridurre così il carico fiscale laddove si rendessero necessarie attività di ricostruzione.
Data: 28/08/2017 21:00:00
Autore: Lucia Izzo