Ape social: cos'è e come funziona
- Cos'è l'Ape social
- Ape sociale: requisiti
- Ape social: a chi si rivolge
- Come fare domanda
- Durata e decorrenza Ape social
- Ape social: quanto spetta
- Chi prende l'Ape sociale può lavorare
Cos'è l'Ape social
Le nuove regole trovano applicazione anche nei confronti di:
- chi ha perfezionato i requisiti per l’accesso al beneficio negli anni precedenti, ma non ha presentato la domanda di verifica;
- chi è decaduto dal beneficio, magari perché ha superato i limiti reddituali richiesti, ma ripresenta la domanda nel 2024.
Ape sociale: requisiti 2024
- compimento di 63 anni e 5 mesi al momento della domanda o entro il 31.12.2024;
- stato di disoccupazione successivo alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale (art. 7 legge n. 604/1966), cessazione della prestazione di disoccupazione e possesso di un'anzianità contributiva non inferiore ai 30 anni;
- assistenza, al momento della richiesta e da un determinato periodo di tempo, del coniuge o di un parente di primo grado convivente con handicap grave (art. 3 legge n. 104/1992) e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74% e in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- lavoratori dipendenti che svolgono da un determinato periodo di tempo attività lavorative particolarmente difficoltose e rischiose e in possesso di una determinata anzianità contributiva.
Ape social: a chi si rivolge
I beneficiari, poi, devono essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla gestione separata.
E' inoltre necessario che l'interessato rientri in una delle categorie, brevemente sopra descritte:
Lavoratori disoccupati
Assistenza ai disabili (Caregiver)
Invalidi
Lavoratori che svolgono attività gravose con requisito contributivo, in base alle categorie, di 32 o 36 anni:
- operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- conduttori di forni e impianti per il trattamento di minerali;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- operatori della cura estetica;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi nella normativa di cui al d.lgs. n. 67/2011;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Come fare domanda
Preliminare rispetto alla domanda di prestazione è la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. La domanda vera e propria di accesso alla prestazione può poi essere presentata nelle more dell'istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio o contestualmente ad essa.
Entrambe le domande vanno presentate per mezzo dei canali istituzionali dell'INPS, in modalità telematica, indirizzandole alle sedi territoriali.
Chi è interessato all'Ape Social deve farlo nel rispetto dei termini di presentazione della domanda, ossia entro il 31 marzo 2024, entro il 15 luglio 2024 e non oltre il 30 novembre 2024.
Le domande potranno essere presentate utilizzando i moduli appositi disponibili sul sito dell'INPS nella parte dedicata ai servizi online.
Vai alla domanda Ape social sul sito Inps
Durata e decorrenza Ape social
Se il richiedente ha tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter accedere al beneficio, l'indennità dell'Ape social decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, se a questa data, previa cessazione dell'attività lavorativa, il richiedente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.
L'indennità viene corrisposta con cadenza mensile, per dodici mensilità l'anno e cessa di essere erogata quando il beneficiario raggiunge l'età per il pensionamento di vecchiaia o i requisiti per una pensione diretta anticipata.
In caso di decesso del titolare, l'Ape social cessa di essere erogata e non è reversibile ai superstiti.
Ape social: quanto spetta"
La rata mensile di Ape social è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento in cui il lavoratore accede alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).
Se la contribuzione è versata o accreditata su più gestioni tra quelle che danno diritto al trattamento, l'importo è calcolato pro quota per ciascuna gestione.
In ogni caso, la somma erogata a titolo di Ape Social non è soggetta né a rivalutazione né a integrazione al trattamento minimo.
Inoltre, i beneficiari non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare né alla contribuzione figurativa durante il godimento dell'indennità.
Chi prende l'Ape sociale può lavorare"
Il comma 137 dell'art. 1 della legge di bilancio 2024 prevede l'incumulabilità dell'Ape social "con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui."
Per coloro che hanno avuto la certificazione per l'accesso alla misura negli anni precedenti vale il regime di incumulabilità che consente loro di volgere attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo se i loro redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e attività lavorativa autonoma solo se i loro redditi non superino 4.800 euro lordi annui.
Decade quindi dal beneficio certificato nel 2024 chi svolge attività di lavoro dipendente o autonomo e chi svolge attività occasionale autonoma da cui derivino redditi superiori ai 5000 euro.
Data: 01/03/2024 08:00:00Autore: Annamaria Villafrate