Vaccini: iniziato il countdown per mettersi in regola
Entro domani 11 settembre per scuole dell'infanzia e nidi, mentre c'è tempo fino al 31 ottobre per la scuola dell'obbligo
di Lucia Izzo - I vaccini sono obbligatori per legge: lo ha stabilito il ddl di conversione del decreto vaccini (per approfondimenti: Decreto vaccini: è legge) che ha non solo confermato la lista dei vaccini obbligatori, bensì anche disposto misure per la frequentazione delle scuole da parte dei bambini e sanzioni a carico dei genitori in caso di mancanza delle prescritte vaccinazioni.
Vaccini obbligatori
In sede di conferma, il decreto ha ridotto le vaccinazioni obbligatorie dalle 12 inizialmente previste a 10 in totale: si tratta dei vaccini contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Gli ultimi quattro sono considerate vaccinazioni obbligatorie sino "a diversa successiva valutazione", poiché una verifica da compiersi su base triennale deciderà se tenerle o toglierle dall'elenco in relazione al raggiungimento della copertura di sicurezza.
Anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b verranno somministrati in formulazione esavalente, le rimanenti quattro in quadrivalente.
Infine, quattro vaccinazioni saranno, invece, "fortemente consigliate" e offerte attivamente dalle rispettive ASL: si tratta di quelle contro contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus.
Esoneri sono previsti unicamente per i bambini già immunizzati (che hanno contratto naturalmente la malattia) o le cui condizioni cliniche lo impediscano.
Divieti e sanzioni per i non vaccinati
Il decreto ha confermato altresì una serie di conseguenze in caso i bambini non venissero vaccinati. In primis, a questi è vietata l'iscrizione agli asili nido e alle scuole materne in tutto il territorio nazionale, sia in istituti pubblici che privati, finchè il genitore non ottempera agli obblighi vaccinali.
Il divieto di accesso non sussiste, invece, per gli alunni della scuola dell'obbligo: il ministero ha, infatti, chiarito che la presentazione della documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, centri di formazione professionale regionale) o agli esami (per approfondimenti: Vaccini: entro il 10 settembre o niente asilo anche se si paga la multa).
Tuttavia, chi iscrive il figlio alla scuola dell'obbligo senza le necessarie vaccinazioni obbligatorie, rischia di incorrere in una sanzione pecuniaria il cui importo varia da 100 a 500 euro in base al numero dei vaccini non effettuati.
Scuola e vaccini: documentazione entro l'11 settembre
Il decreto ha avuto delle prevedibili ripercussioni operative sulle famiglie, sulle ASL e nelle Regioni italiane, dove la corsa agli adempimenti si è fatta serrata per poter dimostrare di avere tutte le carte in regola ed evitare ripercussioni sanzionatorie.
Il termine è slittato all'11 settembre (poiché il 10 è festivo) e da tale data scuole e asili nido potranno impedire l'iscrizione ai bambini non vaccinati, finché i genitori non avranno completato gli adempimenti per legge. Per la scuola dell'obbligo, invece, sarà possibile mettersi in regola per evitare sanzioni (in quanto l'accesso è consentito) fino al 31 ottobre 2017.
Entro tali termini dovrà essere prodotta la documentazione di avvenuta vaccinazione (libretto o certificato di vaccinazione), oppure quella comprovante l'immunizzazione o il differimento. Chi avrà prenotato le vaccinazioni presso le ASL potrà presentare anche una semplice autocertificazione con modulo scaricabile online. La richiesta può anche essere effettuata via mail o telefonicamente (purché la telefonata sia riscontrata positivamente, con un appuntamento fissato).
Chi farà ricorso ad autocertificazione dovrà, però, esibire la documentazione comprovante la somministrazione delle vaccinazioni entro il 18 marzo 2018. A partire dall'anno scolastico 2019/2020, invece, si giungerà a una semplificazione degli adempimenti poichè gli istituti scolastici potranno contattare direttamente le ASL per verificare lo stato vaccinale degli studenti.
Autore: Lucia Izzo