Avvocati: sette proposte per un fisco più equo
di Gabriella Lax - Chiedono un fisco più equo gli avvocati. E, per questo motivo, l'Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi (Uncat), ha illustrato al Ministero dell'Economia un documento di lavoro, come segnala il Sole 24 Ore, articolato in sette punti ed ha messo sul tavolo la disponibilità per un confronto più equo nei rapporti tra contribuenti e amministrazioni.
Ecco in sintesi le proposte riassunte in sette punti:
Giudice specializzato e a tempo pieno e difesa tecnica riservata agli iscritti agli Ordini
La giurisdizione speciale nel processo tributario va affidata a giudici specializzati, altamente professionali e terzi rispetto all'amministrazione stessa. Quanto alla difesa tecnica, poi, va riconosciuta a professionisti di estrazione ordinistica.
Tavoli di compliance regionali
Vanno costituiti dei tavoli che vedano insieme rappresentanti dell'amministrazione finanziaria (compresi gli enti locali) e gli ordini e le associazioni professionali che rappresentano i contribuenti, col fine di analizzare e approfondire norme e problematiche che generano maggiori difficoltà interpretative ed assicurare la corretta applicazione delle disposizioni fiscali. Intanto, su questo punto, tra Uncat e Mef nascerà un protocollo per l'istituzione dei tavoli stessi, al fine di concretizzare il "dialogo" istituzionale necessario per superare le difficoltà attuative ed interpretative.
Autotutela e adesione
Va potenziato e contemporaneamente regolamentato con direttive centrali orientative di prassi, l'istituto dell'autotutela, in modo da coprire vizi sostanziali di evidente non debenza del tributo.
Contraddittorio endoprocedimentale
Per l'Uncat, è necessaria una disposizione unica applicabile a qualunque attività di tipo accertativo ed anche riscossivo, in modo da evitare difficoltà interpretative nel corso delle fasi del procedimento.
Sanzioni
Serve preliminarmente superare il sistema attuale inutilmente afflittivo, frammentario e in contrasto con gli insegnamenti comunitari. Una "reductio ad unum", in sostanza, propongono gli avvocati, che tenga conto del fatto in sé e renda le sanzioni amministrative "sopportabili".
Dilazione dei pagamenti
La regola dell'errore scusabile e del lieve ritardo dovrebbe informare qualunque rateazione del debito prima della formazione dei ruoli affidati in carico per la riscossione coattiva.
Visto di conformità
Infine, last but not least, riconoscere anche in capo agli avvocati revisori contabili il potere di rilasciare visto di conformità. L'estensione del riconoscimento anche agli avvocati revisori dei conti della competenza al rilascio del visto di conformità ha ricevuto, peraltro, anche il parere favorevole del Mef.
Data: 06/10/2017 14:00:00Autore: Gabriella Lax