Pensioni: in vigore le nuove regole per i lavori usuranti
di Gabriella Lax - Nuove regole in vigore per i le pensioni dei lavori usuranti. Con il decreto del ministero del Lavoro del 20 settembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 ottobre (sotto allegato), cambiano i requisiti per l'accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, ossia i lavori usuranti regolamentati dal d.lgs. 67/2011.
In generale, saranno più favorevoli i requisiti per l'accesso alla pensione anticipata nel caso di lavori usuranti. Vengono infatti eliminate le finestre mobili e inserite ulteriori mansioni faticose tra quelle agevolate. I lavoratori che svolgono mansioni usuranti potranno ritirarsi con la quota 97,6 in presenza di almeno 35 anni di contributi, senza attendere 12 o 18 mesi come previsto fino a quest'anno; inoltre fino al 2025 non ci saranno nuovi adeguamenti alle speranze di vita per le altre categorie previste dal 2019; da quest'anno, infine, i lavori usuranti devono essere stati svolti per almeno sette degli ultimi dieci anni di lavoro; per un numero di anni pari almeno alla metà della vita lavorativa complessiva.
Pensioni per lavori usuranti, le modifiche
La pensione anticipata usuranti spetta a chi ha svolto i lavori faticosi per almeno sette anni negli ultimi dieci della sua attività lavorativa o, in totale, metà della vita lavorativa complessiva. La manovra della legge di bilancio 2017 ha anche eliminato la finestra mobile e l'adeguamento alle aspettative di vita fino al 2025.
Per le pensioni da lavori usuranti cambiano i documenti che i lavoratori addetti a mansioni usuranti devono presentare per ottenere il relativo beneficio previdenziale ed anche le scadenze per comunicare l'esito riguardante la domanda presentata all'ente previdenziale dal lavoratore interessato. Viene sostituita la tabella A (allegata al decreto del 20 settembre 2011) contenente "Documentazione minima da presentare ai fini della procedibilità della domanda di accesso al beneficio".
Pensioni usuranti, lavoratori privati
Chi ha iniziato a svolgere usuranti in data successiva all'11 gennaio 2008 non dovrà presentare nessuna documentazione. Toccherà all'Inps e all'ispettorato del lavoro fare le dovute verifiche in relazione alle comunicazioni dei datori di lavoro. I soggetti che hanno iniziato a lavorare prima dell'11 gennaio 2008 devono presentare almeno uno dei seguenti documenti: libro matricola, libro unico del lavoro, libretto di lavoro, ruolo di equipaggio, comunicazione al centro per l'impiego su cessazione o variazione del rapporto di lavoro. Indipendentemente dalla data di inizio del lavoro usurante servirà allegare il contratto di lavoro individuale, contenente l'indicazione di inquadramento e mansioni lavorative. Chi presta lavoro notturno in base all'articolo 1, comma 2, lettera g, Dlgs. 66/2003, invece dovrà presentare il contratto di lavoro individuale con l'indicazione del contratto collettivo nazionale, territoriale, o aziendale e il livello di inquadramento, e un prospetto di paga con indicazione delle maggiorazioni dovute al lavoro notturno.
Pensioni usuranti, dipendenti pubblici
Resta tutto invariato per i dipendenti pubblici che dovranno presentare la certificazione del datore di lavoro che attesta lo svolgimento delle mansioni usuranti, il servizio svolto e le retribuzioni percepite.
Servizio pubblico di trasporto
Infine i conducenti di veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo con oltre 9 posti dovranno presentare almeno uno dei seguenti documenti: libro matricola, libro unico del lavoro, libretto di lavoro.
Data: 05/10/2017 21:00:00Autore: Gabriella Lax