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Resto al Sud: al via le domande

Dalle ore 12 del 15 gennaio aperto lo sportello dell'incentivo Resto al Sud fino a 200mila euro per i giovani che vogliono fare impresa. Ecco come presentare domanda


di Marina Crisafi - Da ieri è partito ufficialmente l'incentivo Resto al Sud, destinato ai giovani che vogliono fare impresa, istituito con il Dl Mezzogiorno. Le domande vanno presentate online sul sito dl gestore della misura Invitalia.

Leggi anche: Resto al Sud: fino a 200mila euro per i giovani. Dal 15 gennaio le domande

Vediamo come funziona l'incentivo e come partecipare.

Cos'è Resto al Sud

Resto al Sud, si ricorda, è l'incentivo che sostiene la nascita di nuove imprese, avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno, con fondi che possono coprire fino al 100% dell'investimento.

Istituita dal dl Mezzogiorno (n. 91/2017), la misura è stata disciplinata da regolamento successivo (n. 174/2017), mentre con circolare n. 33/2017 sono state dettate le istruzioni sulla platea dei beneficiari, le spese ammissibili e le modalità di partecipazione.

Resto al Sud: i beneficiari

La misura si rivolge esclusivamente ai giovani che vogliono restare per "fare" al Sud.

Possono presentare domanda i candidati dai 18 ai 35 anni residenti (o che si stanno per trasferire) nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Altro requisito richiesto: non essere titolari di attività di impresa in esercizio, né beneficiari nell'ultimo triennio di misure a favore dell'autoimprenditorialità.

Sono ammesse ai finanziamenti sia le imprese individuali che le società (anche in forma cooperativa), mentre sono esclusi i liberi professionisti e le attività commerciali.

Resto al Sud: l'importo dell'incentivo

Quanto alle risorse, la misura vanta uno stanziamento di oltre 1,12 miliardi di euro fino al 2025, di cui 36 milioni annui fino al 2019, ma non si esclude che intervengano aggiustamenti in corsa.

Finanziamenti fino a 200mila euro

Con riferimento all'importo individuale, ogni candidato può percepire fino a un massimo di 50mila uro, che arrivano fino a 200mila in caso di progetti imprenditoriali presentati da società costituite da più persone. Una parte delle agevolazioni andrà a fondo perduto (35%), mentre il resto (65%), consisterà in un finanziamento bancario con istituti convenzionati e garanzia coperta dal Fondo per le Pmi.

I progetti finanziabili

I progetti finanziabili riguardano: la produzione di beni nell'artigianato, industria, pesca, acquacultura, ma anche fornitura di servizi compresi quelli turistici.

Le spese ammissibili

Le spese connesse ai progetti (dalle materie prime ai macchinari e programmi informatici, passando per le utenze, ecc.) possono essere coperte fino al 100%.

Le consulenze gratuite

Altra peculiarità della misura è la possibilità di fruire di consulenze gratuite per la progettazione imprenditoriale. Invitalia ha pubblicato, a tal fine, un modello di accreditamento per enti, associazioni e università che potranno offrire assistenza ai giovani meridionali.

Resto al Sud: come presentare domanda

Dalle ore 12 del 15 gennaio è possibile presentare le istanze direttamente online sulla piattaforma Invitalia.

Le domande verranno valutate in ordine cronologico, ma non si tratta di una sorta di click day perché le risorse consentono di dare spazio a tutti i progetti meritevoli.

Prima di presentare domanda, occorre registrarsi ai servizi online del gestore compilando l'apposito form, disporre di una firma digitale e di indirizzo pec.

La domanda è composta dal progetto imprenditoriale e dalla documentazione da allegare.

Invitalia verifica il possesso dei requisiti ed esamina le iniziative nel merito, anche attraverso un colloquio con i proponenti e fornisce una valutazione entro 2 mesi (in media) dalla presentazione del progetto.

Data: 16/01/2018 17:44:00
Autore: Marina Crisafi