Ricorso Cedu: guida pratica step by step
di Giovanna Molteni - Istituita nel 1959 dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è competente in ordine ai ricorsi individuali e ai ricorsi da parte degli Stati contraenti per la violazione di una delle disposizioni della Convenzione o dei suoi protocolli.
Ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani: i presupposti
Il ricorrente che solleva istanza alla Corte di Strasburgo ha l'onere di dimostrare la violazione di un diritto elencato nella Convenzione o nei protocolli e di provare il danno subito dall'applicazione della legge o dall'inosservanza di una determinata procedura o dal mancato rispetto di una libertà fondamentale.
I diritti per la cui violazione può essere proposto ricorso sono il diritto alla vita, il divieto di tortura, il divieto di schiavitù e dei lavori forzati, il diritto alla libertà e alla sicurezza, il diritto ad un equo processo, il principio del nullum crimen sine lege, il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la libertà di pensiero, coscienza, religione, espressione, riunione e associazione, il diritto di sposarsi, il diritto ad un ricorso effettivo davanti ad un'istanza nazionale, il divieto di discriminazione, il divieto di abuso dei diritti.
Cedu: le condizioni di ricevibilità del ricorso
Il ricorso alla Corte è ammesso solo dopo che siano state esaurite le forme di ricorso nazionali e, comunque, entro e non oltre sei mesi dal giorno della decisione definitiva assunta dall'autorità nazionale, a meno che non si tratti di denuncia per eccessiva durata della procedura. Il termine di sei mesi decorre dal giorno dell'effettiva conoscenza del dispositivo della sentenza. Inoltre, il ricorso non deve essere anonimo; le violazioni lamentate devono riferirsi esclusivamente a uno o più diritti sanciti nella Convenzione; la violazione può essere invocata solo dalla vittima (non necessariamente diretta, ma anche indiretta o potenziale). Il ricorso non può avere ad oggetto gli stessi fatti di causa e le stesse doglianze di un ricorso precedentemente depositato e non deve essere essenzialmente identico ad un altro sottoposto ad un'ulteriore istanza internazionale.
L'inoltro del ricorso alla Cedu
Per quanto riguarda l'inoltro del ricorso, i rapporti con la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo intercorrono in via epistolare e la procedura è gratuita, anche in caso di rigetto del ricorso. Il ricorrente, senza particolari formalità e anche senza l'assistenza di un avvocato, invia una lettera raccomandata con avviso di ricevimento alla Corte. La lettera (che può essere scritta in italiano e deve essere indirizzata alla Cancelleria della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo Consiglio D'Europa -F-67075 Strasbourg Cedex Francia) contiene la specificazione dei diritti garantiti dalla Convenzione che si ritengono violati dallo Stato, l'indicazione delle decisioni della pubblica autorità che hanno comportato un danno con la data e il nome dell'autorità che le ha emesse ed eventuali fotocopie di documenti.
Il contenuto del formulario
Nel rispondere al cittadino, la Corte trasmette un formulario del ricorso da redigere e da spedire in triplice copia entro sei settimane dal ricevimento della comunicazione. La Corte, inoltre, indica un numero di riferimento che corrisponde al numero della pratica e che deve essere riportato nelle comunicazioni successive. Da compilare in modo preciso ed esauriente ed articolato in otto rubriche, il formulario richiede l'indicazione delle parti, l'esposizione dei fatti, l'esplicitazione della o delle violazioni della Convenzione lamentate e le relative argomentazioni, l'indicazione in ordine cronologico dei ricorsi esperiti dinanzi alle autorità nazionali, l'esposizione relativa all'oggetto del ricorso e la menzione di altre istanze internazionali relative al ricorso. Al formulario sono allegate le copie di tutti i documenti processuali pertinenti per l'esame dei fatti lamentati. Il formulario si chiude con la firma del ricorrente e con la dichiarazione che quanto in esso riportato corrisponde a verità.
La decisione sul ricorso Cedu
Se la Corte dichiara ricevibile il ricorso, il ricorrente dovrà essere rappresentato da un avvocato abilitato ad esercitare la professione in uno qualsiasi degli Stati contraenti e sul cui territorio sia residente. In questa fase diviene obbligatorio l'uso del francese o dell'inglese, ma si può chiedere autorizzazione all'uso dell'italiano. È, inoltre, previsto un sistema di gratuito patrocino per i non abbienti. Al termine del giudizio sulla ricevibilità, la Corte opera una valutazione sul merito, che si conclude con una sentenza, di assoluzione o di condanna. Per effetto della sentenza di condanna, sorge in capo allo Stato l'obbligo di rimuovere le cause della violazione attraverso misure generali o individuali e secondariamente, laddove l'accertamento della violazione non costituisca di per sé soddisfazione sufficiente, l'obbligo di corrispondere un risarcimento equo.
Il sito web della Corte mette a disposizione la modulistica per adire la Corte, oltre ai testi ufficiali, a guide sull'iter da seguire e al motore di ricerca SOP per conoscere lo stadio della procedura di un ricorso.
Consigliamo di scaricare il PDF della Corte Il mio ricorso CEDU: come presentarlo e in che modo viene gestito
Data: 25/01/2018 10:00:00Autore: Giovanna Molteni