Aumenti in bolletta: attenti alle bufale!
di Valeria Zeppilli – Come abbiamo anticipato già diversi giorni fa (leggi: "Bollette più care per colpa di chi non paga: è giusto?"), gli utenti che hanno sempre pagato regolarmente le bollette della luce dovranno presto farsi carico di qualche costo in più per colmare il buco che si è creato nel pagamento degli oneri di sistema in conseguenza delle morosità di altri utenti.
La notizia ha subito dato il via a critiche e contestazioni che, in molti casi, ne hanno sovradimensionato l'effettiva portata, trasformandola in una bufala.
Occorre quindi fare un'opportuna precisazione: gli utenti onesti non dovranno pagare le bollette al posto dei furbetti, ma solo farsi carico di una parte degli oneri conseguenti alle morosità.
Aumenti in bolletta: le bufale
Di conseguenza, non è vero che da aprile le bollette aumenteranno di 30-35 euro ed è assolutamente pericoloso l'invito, diffuso su una catena che ha circolato su WhatsApp, a non pagare la prossima bolletta per mettersi al riparo da costi aggiuntivi non dovuti: tagliare autonomamente l'importo della fattura per l'energia elettrica trasforma chi compie tale gesto in un moroso, assoggettabile alla sospensione della fornitura e alle pratiche di recupero credito.
L'aumento, infatti, non ammonta affatto a quelle cifre ma, sebbene i calcoli non sono ancora stati eseguiti, è molto più contenuto e dovrebbe aggirarsi su qualche centesimo di euro.
Anche le tempistiche, peraltro, sono sbagliate: Arera ha precisato che per un anno non ci sarà alcun aumento, neanche ridotto. Fermo chiaramente il caso in cui sia l'utente a consumare di più!
Le proteste
In ogni caso tutto ciò non vuol dire che, sebbene la notizia non abbia i connotati che sono stati diffusi dai media, la stessa non possa sembrare a molti ingiusta. Anche se l'aumento è contenuto, infatti, l'addebito di un nuovo onere in conseguenza della condotta di troppi furbetti (che comunque se non pagano restano senza corrente elettrica) è una notizia di certo non piacevole e che ha sollevato le proteste delle associazioni dei consumatori.
Ad esempio, il Codacons ha espresso la volontà di impugnare la delibera dell'Arera che ha decretato la redistribuzione degli oneri di sistema tra gli utenti corretti e di ricorrere al Tar Lombardia per chiedere l'annullamento delle decisioni con le quali tale organo ha reputato corretto l'addebito di tali oneri tra la collettività.
Nuovi aumenti in vista
A rendere più amaro l'aumento vi è, poi, un nuovo onere che entro il 2019 dovrebbe essere applicato alle bollette della luce, ovverosia quello volto al finanziamento delle imprese fotovoltaiche e degli impianti che sono stati costruiti tra il 2005 e il 2013. A subirne di più le conseguenze dovrebbero essere le utenze domestiche a basso consumo.
Ma si tratta di una notizia i cui presupposti sono ancora in via di sviluppo e rispetto alla quale, quindi, è forse prematuro preoccuparsi.
Data: 27/02/2018 16:21:00Autore: Valeria Zeppilli