Maxi bollette: dal 1° marzo 2018 prescrizione in due anni
di Marina Crisafi – In questi giorni di polemiche sugli addebiti dei morosi sulle bollette dei cittadini in regola con i pagamenti (leggi: Bollette più care per colpa di chi non paga: è giusto?), arriva una buona notizia.
Da oggi, infatti, scatta la riduzione della prescrizione da 5 a due anni per le fatture ritardate e di conguaglio relative all'elettricità, grazie all'emanazione da parte dell'Autorità (Arera) della delibera che dà attuazione alla previsione contenuta nella legge di bilancio 2018 (scaricabile sul sito Arera.it e sotto allegata in pdf).
Maxibollette luce: prescrizione in due anni
Da oggi 1° marzo 2018 gli operatori di energia elettrica pertanto non potranno più mandare fatture di conguaglio relative a periodi superiori a due anni. La prescrizione delle bollette che la legge di bilancio ha abbassato da cinque anni a due ha trovato infatti attuazione nella delibera emanata dall'autorità di settore, l'Arera, il 22 febbraio scorso.
Pertanto, per tutte le fatture di energia elettrica con scadenza successiva al 1° marzo, spiega la stessa Authority, "nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione (passata da 5 a 2 anni) cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati".
Inoltre, il venditore sarà tenuto a informare il cliente della possibilità di farlo contestualmente all'emissione della fattura con queste caratteristiche e comunque almeno 10 giorni in anticipo rispetto alla scadenza dei termini di pagamento.
Maxibollette luce: oltre i due anni non vanno pagate (previo reclamo)
Nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli, pur avendo a disposizione i dati di misura di rettifica, "per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni, il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l'Antitrust (Agcm) abbia aperto un procedimento nei confronti di quest'ultimo, e avrà inoltre diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati qualora il procedimento Agcm si concluda con l'accertamento di una violazione".
Maxibollette: avviato procedimento per regole organiche su tutta la filiera
La delibera Arera, applicando nei tempi previsti le norme introdotte con la legge di bilancio 2018, punta a ridurre, dunque, il fenomeno degli importi non ordinari nelle bollette dei consumatori, agendo con disposizioni finalizzate a responsabilizzare sia i venditori sia i distributori. Famiglie e piccole imprese in questo modo, scrive ancora l'Authority, "saranno maggiormente protette dal rischio di dover pagare le cosiddette 'maxibollette', cioè importi di entità molto superiore al consueto, derivanti da rilevanti ritardi dei venditori (ad esempio blocco di fatturazione), rettifiche del dato di misura precedentemente fornito dal distributore e utilizzato per fatturare o perduranti mancate letture del contatore da parte dei distributori" sempre che tale assenza non sia riconducibile alla concotta del cliente finale.
Infine, considerata la portata della legge di bilancio sull'impianto regolatorio dell'Autorità, al fine di completare la definizione relativamente al settore dell'energia elettrica e anche per il settore gas, "con la deliberazione – informa Arera - viene anche avviato un procedimento per individuare un insieme di regole organiche da applicare nell'ambito di tutta la filiera".
Maxibollette: le novità della legge di bilancio anche per acqua e gas
Si ricorda che la legge di bilancio segna l'addio definitivo per legge anche alle maxibollette di acqua e gas, il cui diritto al corrispettivo si prescriverà in due anni come per le fatture relative all'elettricità.
Le disposizioni introdotte dalla manovra si applicheranno per quanto concerne il settore gas alle sole fatture la cui scadenza è successiva al 1° gennaio 2019 e per il settore idrico al 1° gennaio 2020.
Leggi in merito: Bollette luce, acqua e gas: prescritte in 2 anni
Spetterà sempre all'Arera, in base a quanto dispone la manovra, definire le misure a tutela dei consumatori in materia di tempistiche di fatturazione tra gli operatori della filiera necessarie all'attuazione della legge e determinare le forme mediante le quali i distributori garantiranno l'accertamento e l'acquisizione dei dati dei consumi effettivi.
Bollette: da luglio 2019 accesso ai consumi
Inoltre, secondo quanto dispone la legge di bilancio, l'Autorità potrà definire, con propria deliberazione, misure atte a incentivare l'autolettura senza oneri a carico degli utenti.
Non solo. A partire dal 1° luglio 2019, il soggetto gestore del Sistema informatico integrato per la gestione dei flussi informativi relativi ai mercati dell'energia elettrica e del gas, dovrà provvedere agli adeguamenti necessari per permettere ai clienti finali di accedere ai dati riguardanti i propri consumi, senza oneri a loro carico.
Data: 01/03/2018 17:10:00
Autore: Marina Crisafi