Avvocati: quanto guadagnano
di Valeria Zeppilli – Lo scorso anno il reddito medio degli avvocati iscritti all'albo ha subito un incremento che, seppur lieve, rappresenta di certo un segnale positivo di ripresa.
A dirlo sono i dati pubblicati da Cassa Forense e riportati dal Sole24Ore, ove emerge che nel 2016 i fatturati degli iscritti alla Cassa e degli iscritti all'albo sono aumentati, rispettivamente, di 130 euro e 271 euro rispetto al 2015.
Considerato che lo scorso anno il reddito medio Irpef rivalutato ammontava a 38.437 euro per gli iscritti alla Cassa (e a 38.420 euro per gli iscritti all'albo), si conferma la linea di tendenza di un aumento del peso del portafogli degli avvocati, che fa sembrare i 37.430 euro registrati nel 2007 solo un lontano ricordo. Certo è, comunque, che siamo ancora molto lontani dai 57.942 euro che gli iscritti a Cassa forense hanno guadagnato come media nel 2007.
Volume d'affari dichiarato
Il volume d'affari medio dichiarato ai fini Iva, invece, è di 58.435 euro, contro gli 85.418 del 2007. All'epoca, però, la differenza tra gli iscritti alla cassa e gli iscritti agli albi era notevole mentre oggi, soprattutto a seguito dell'obbligatorietà dell'iscrizione a Cassa forense, i dati sono sostanzialmente equivalenti.
Differenze di età e di genere
I recenti dati raccontano ancora, però, di una forte differenza tra più e meno giovani e tra uomini e donne.
Ad esempio, per raggiungere un reddito tale da garantire al legale una vita autonoma dignitosa occorre attendere il compimento dei 35 anni di età, quando si arriva a quasi 21mila euro a fronte di un volume d'affari di circa 27mila euro. La maggiore capacità di produrre reddito, invece, arriva tra i 60 e i 70 anni.
Le donne restano ancora indietro: per quella che abbiamo definito autonomia occorre attendere addirittura i 40 anni e il massimo profitto non è concentrato, come per gli uomini, tra i 60 e i 64 anni, ma tra i 65 e i 69 anni.
Data: 03/03/2018 06:00:00Autore: Valeria Zeppilli