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Accordi prematrimoniali: a che punto siamo?

Cosa sono gli accordi prematrimoniali, le esperienze straniere, l'evoluzione giurisprudenziale, la proposta di legge e il punto sull'iter di approvazione dopo la fine della legislatura


di Annamaria Villafrate - Per gli accordi prematrimoniali c'è ancora tempo. I paesi anglosassoni fanno scuola, alcuni paesi europei li ammettono da tempo, l'Italia invece, come al solito, resta indietro. A rendere ardua l'introduzione degli accordi prematrimoniali non c'è solo una Cassazione piuttosto conservatrice, ci voleva anche la fine della legislatura a far decadere la proposta di legge che ne chiedeva l'introduzione sin dal 2014. L'unica speranza è la sua riproposizione.

Facciamo il punto:


Accordi prematrimoniali: cosa sono

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Gli accordi prematrimoniali sono dei contratti stipulati dai coniugi con cui disciplinano preventivamente quali saranno i loro rapporti patrimoniali in caso di separazione o divorzio. La finalità di questo istituto è di evitare tutte le difficoltà legate alla fase patologia del rapporto, in cui è sicuramente più difficile addivenire a un accordo in grado di contemperare le esigenze di entrambi.

Accordi prematrimoniali: le esperienze straniere

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Accordi prematrimoniali: evoluzione giurisprudenziale

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Gli accordi prematrimoniali non sono mai stati ben visti dalla nostra giurisprudenza. La Cassazione, nonostante occasionali spiragli, li ritiene nulli. Riconoscere alle parti la facoltà di accordarsi preventivamente sulle sorti economiche conseguenti alla fine del rapporto matrimoniale, contrasterebbe con il principio di indisponibilità dei diritti scaturenti dal matrimonio.

Ripercorrendo l'evoluzione giurisprudenziale degli accordi prematrimoniali emerge una certa intransigenza della Corte Suprema. Nella sentenza n. 3777/81 la Cassazione sancisce la nullità dei patti prematrimoniali per illiceità della causa. Tali accordi sono infatti incompatibili con l'indisponibilità dello status di coniuge e con il diritto all'assegno divorzile, in considerazione della sua natura assistenziale.

Dal 2000 in poi gli Ermellini, in diverse sentenze (n. 8109/2000, n. 5302/2006, n. 17634/2007), iniziano a considerare gli accordi prematrimoniali che quantificano preventivamente l'assegno divorzile affetti da nullità non più assoluta, ma relativa.

Nel 2012 si apre uno spiraglio con la sentenza n. 23713/2012, che riconosce la validità di un contratto con cui la futura sposa si impegna a trasferire la proprietà di un immobile al coniuge, per indennizzarlo delle somme spese da costui per ristrutturare l'edificio adibito poi a casa coniugale.

Con la recente sentenza n. 2224/2017, la Cassazione fa un passo indietro, ritenendo ancora una volta nulli per illiceità della causa, gli accordi prematrimoniali con cui i coniugi stabiliscono, in sede di separazione, il regime giuridico patrimoniale conseguenti a un futuro ed eventuale divorzio, per l'indisponibilità dei diritti matrimoniali.

Accordi prematrimoniali: la proposta di legge n. 2669

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La proposta di legge n. 2669/2014 viene presentata sulla scia:

La proposta di legge Morani-D'Alessandro, il cui esame è iniziato il 23 febbraio 2017, prevede l'introduzione dell'art, 162 bis c.c. che riconosce ai futuri coniugi la facoltà di ricorrere alle convenzioni matrimoniali (art. 162 c.c,) o alla negoziazione, al fine di stipulare accordi prematrimoniali tesi a disciplinare l'eventuale separazione o divorzio.

L'accordo prematrimoniale può prevedere:

I patti sono modificabili sempre, anche durante il matrimonio, purché prima:

In sede di separazione e divorzio le parti devono richiamare, nel ricorso, il contenuto degli accordi. I Giudici, da parte loro, sono tenuti a prendere in considerazione quanto sancito dagli stessi.

Accordi prematrimoniali: con la nuova legislatura tutto è perduto?

La proposta di legge n. 2669 con cui i deputati Morani e D'Alessandro avrebbero voluto apportare: "Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di accordi prematrimoniali" era approdata in Parlamento per la discussione.

Peccato che con la fine della Legislatura, la proposta è da considerasi decaduta, visto che solo in tre casi i progetti di legge presentati restano in vita.

Si tratta delle proposte di legge:

Insomma, l'unica speranza di vedere introdotti gli accordi prematrimoniali nel nostro ordinamento è che la proposta venga ripresentata.

Divorzio: in arrivo gli accordi prematrimoniali

Accordi prematrimoniali: in arrivo la legge

Accordi prematrimoniali: ecco il nuovo disegno di legge

Data: 30/03/2018 09:34:00
Autore: Annamaria Villafrate