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Multa col cellulare in auto anche se non si parla

Il Codice della Strada vieta l'utilizzo del dispositivo durante la marcia, anche se lo smartphone viene utilizzato per altri scopi oltre la conversazione


di Lucia Izzo - Utilizzare il cellulare alla guida è un'abitudine diffusa e rischiosa sotto molteplici punti di vista: in primis, l'uso del dispositivo può causare al guidatore disattenzioni che vanno ad aumentare il rischio di provocare incidenti, e dunque, di ledere la propria e altrui incolumità.


Dall'altro, proprio in relazione ai rischi sottesi, si tratta di un comportamento vietato nel nostro ordinamento e che può costare all'utilizzatore pesanti conseguenze, anche laddove questi dimostri che il cellulare non era al momento utilizzato per telefonare.

Cellulare in auto: multa anche se non usato per telefonare

Sull'uso del cellulare in auto anche senza telefonare, ne sa qualcosa un facoltoso e noto imprenditore di Venezia beccato alla guida della sua auto, poco fuori Modena, con il telefono all'orecchio. Dopo aver impugnato il verbale elevatogli dalla Polizia Municipale il manager non si era presentato innanzi al Giudice di Pace portando argomenti a propria difesa e la sua contumacia aveva determinato la vittoria dell'amministrazione.

Da qui l'impugnazione innanzi al Tribunale Civile di Modena, in cui il trasgressore ha sottolineato come, seppur la Polizia lo avesse pizzicato con lo smartphone stretto in una mano e appoggiato all'orecchio sinistro, al momento il dispositivo non era utilizzato per telefonare.

Ciononostante, per il giudice una simile circostanza appare assolutamente irrilevante ai fini della validità del verbale e dunque inidonea a contestare il fondamento della sanzione comminatagli: il pericolo che la norma del Codice della Strada mira a contrastare, infatti, nasce non dal fatto che sia in corso una conversazione, bensì dalla postura che si assume quando si utilizza il telefono.

Il giudice Antonella Rimondini, ha concluso affermando che "tenere in mano il telefono cellulare appoggiandolo all'orecchio, pur non utilizzandolo per una conversazione, integra comunque la violazione dell'articolo 173 del Codice della Strada poiché determina l'impegno di una delle mani sull'apparecchio con temporanea indisponibilità e consequenziale ritardo, dai sistemi di guida".

Infatti, è proprio la postura, ossia il tener una mano lontano dal volante per reggere il cellulare, che rende distratti alla guida e non solo il fatto di essere concentrati sui discorsi di una telefonata in atto. All'uomo non resta che pagare le spese processuali oltre che la multa a suo carico.

Codice della strada: vietato utilizzare il cellulare alla guida

L'interpretazione e la conclusione adottati del giudice romagnolo, in effetti, appaiono coerenti con la lettura delle norme del Codice della Strada: si parte dal presupposto che, in tutti i veicoli, il conducente debba "avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida" (art. 169, co 1, C.d.S.).

Su questo incide sull'uso delle mani che devono essere sempre libere da oggetti e impegnate sul volante o sul cambio per poter agevolmente condurre il mezzo e reagire in ogni situazione. È per tali ragioni che, in più occasioni, il Codice della Strada ribadisce la necessità che il conducente presti attenzione alla guida e che siano evitate le fonti di distrazione, quali l'uso del telefono alla guida.

L'art. 173 del Codice vieta espressamente "al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore"; viene consentito, tuttavia, "l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani)".

Chi viola tali disposizioni rischia di dover pagare una multa da euro 160 a euro 646 e di vedersi sospeso la patente di guida da uno a tre mesi qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Avere le mani occupate è un elemento determinante in tal senso, poiché la norma espressamente commina la sanzione a chi le ha lontano dal volante per utilizzare lo smartphone, indipendentemente dal fatto che lo si faccia per telefonare o meno.


In effetti, in un'epoca dove la conversazione vocale assume sempre più un ruolo marginale per lasciare spazio alla messaggistica istantanea, al controllo dei social, alla consultazione di mappe, ecc., spesso chi viene trovato a utilizzare il cellulare non sta sempre telefonando, ma sta comunque usando il dispositivo con tutte le conseguenze rischiose per la circolazione che ne derivano.
Una conclusione che la giurisprudenza ha dimostrato di accogliere ove ha ritenuto sanzionabile l'utilizzo del cellulare anche quando si è fermi al semaforo o incolonnati in coda: per il Tribunale di Torino (sent. n. 3904/2012) l'uso dello smartphone va a incidere sulla sicurezza nella circolazione del veicolo in quanto provoca "un disturbo e una maggiore o minore deviazione della concentrazione alla guida del conducente".
E lo stesso avviene al semaforo o in coda in quanto l'uso dello smartphone potrebbe "implicare una situazione di possibile pericolo come il ritardo nell'azionare i sistemi di guida al momento in cui scatta il verde" oppure quando riprende la marcia.

Cellulare alla guida senza rischiare sanzioni

Il conducente, mentre è in marcia, deve evitare di subire la minima distrazione e l'uso del telefono non potrà impegnare né la vista né l'uso delle mani, entrambi indispensabili alla guida.
Tuttavia, l'art. 173 del Codice della Strada vieta l'uso del cellulare "durante la marcia" quindi a nessun divieto o sanzione va incontro chi usa il dispositivo in un'area di sosta o in un parcheggio, ovverosia in una zona non adibita al traffico veicolare.
Dovrà fare bene attenzione anche chi utilizza gli auricolari o il viva voce, circostanza che la norma prende in considerazione e consente, ma che deve essere sempre contemperata con il divieto di utilizzare il dispositivo con una mano.

Rischierà una sanzione anche chi ha attivato il viva voce, ma sta comunque utilizzando il telefono tra le mani invece che poggiato sugli appositi supporti oppure sul sedile e chi, pur avendo gli auricolari, usa il cellulare per compiere altre operazioni (ad esempio consultare i social o chattare).
La norma stessa prevede delle eccezioni al divieto giustificate dalle esigenze dei conducenti di determinati veicoli: esenti dal divieto sono i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'art. 138, comma 11, e di Polizia (a titolo esemplificativo Polizia Municipale e Provinciale, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Croce Rossa ecc.).
Leggi: Cellulare alla guida: chi può evitare la multa?

Data: 21/04/2018 19:39:00
Autore: Lucia Izzo