Impeachment per il presidente Mattarella: facciamo chiarezza
di Annamaria Villafrate - "Questo Governo non s'ha da fare"! Queste in sostanza le parole del Presidente della Repubblica Mattarella dopo il rifiuto, alla carica di Ministro dell'Economia, di Paolo Savona e delle sue idee antieuropeiste. Salta così, dopo due mesi di lavoro, l'accordo di Governo tra M5S e Lega Nord.
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Come se un solo Ministro avesse il potere di far uscire l'Italia dall'Europa, ignorando Trattati e Accordi decennali. Luigi di Maio e Giorgia Meloni chiedono la messa in stato d'accusa del Presidente Mattarella. I giornali parlano impropriamente di "impeachment", istituto anglosassone ben diverso da quello nostrano contro il Presidente della Repubblica.
Una breve analisi dei due istituti è quindi necessaria per comprenderne differenze e aspetti comuni:
- Impeachment: cos'è
- Messa in stato d'accusa ex art. 90 della Costituzione
- Impeachment e messa in stato d'accusa: differenze
Impeachment: cos'è
L'impeachment è un istituto di origine anglosassone, nato in Inghilterra alla fine del 1300, che prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche per condotte illecite tenute nello svolgimento delle loro funzioni. Ormai decaduto nel Regno Unito, l'impeachment statunitense è invece un istituto ancora vivo e vegeto.
L'impeachment negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti può essere intrapreso nei confronti dei poteri dell'esecutivo: Presidente, Vicepresidente, funzionari amministrativi e giudici delle giurisdizioni federali. I reati per i quali può essere richiesto sono:
- tradimento,
- corruzione,
- altri gravi crimini e misfatti.
La genericità terminologica dei "reati" crea da sempre un grande conflitto tra coloro che li interpretano in maniera restrittiva (soprattutto la difesa) e coloro che, al contrario, ne estendono la portata (principalmente gli accusatori). La procedura di impeachment, piuttosto complessa, può terminare con la rimozione dalla carica e l'interdizione dai pubblici uffici, con la particolarità che ad essa può affiancarsi un processo ordinario.
Nella storia americana la procedura d'impeachment è stata intrapresa principalmente nei confronti dei giudici, per destituirli dalla carica vitalizia. Per quanto riguarda i Presidenti degli Stati Uniti, invece, i casi più famosi sono quelli che hanno avuto come protagonisti Bill Clinton e Richard Nixon.
Messa in stato d'accusa ex art. 90 della Costituzione
La disciplina dell'impeachment all'italiana è contenuto nell'art. 90 della Costituzione: "Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri".
La procedura
La procedura ha inizio con la presentazione della richiesta di messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, corredata dal necessario materiale probatorio, al Presidente della Camera, che deve inviare tutta la documentazione a un Comitato composto dai componenti della giunta per le autorizzazioni a procedere di Camera e Senato.
L'accusa viene quindi sottoposta al voto del Palmento, che deve valutarne la legittimità votando a maggioranza. Viene quindi presentata una relazione al Parlamento in seduta comune, che può decidere di archiviarla o sottoporla al voto, per esprimersi sull'autorizzazione a procedere. Qualora vengano avanzate richieste di ulteriori indagini, si apre una discussione sulla competenza parlamentare dei reati imputati. La relazione che propone la messa in stato d'accusa è sottoposta al voto a scrutinio segreto e viene approvata se si raggiunge la maggioranza assoluta.
La decisione alla Corte Costituzionale
La decisione finale a questo punto spetta alla Corte Costituzionale integrata nella sua composizione da sedici giudici aggregati estratti a sorte, che dopo un procedimento giurisdizionale emana una sentenza di condanna irrevocabile. In realtà la sentenza può essere sottoposta a revisione, sempre dalla Corte Costituzionale, se emergono o si sopravvengono nuovi elementi probatori che dimostrano che il Presidente non ha commesso il fatto o lo stesso non sussiste.
A oggi solo Leone, Cossiga e Napolitano sono stati sottoposti alla messa in stato d'accusa, senza esito alcuno, da parte del Parlamento.
Impeachment e messa in stato d'accusa: differenze
Le principali differenze tra i due istituti, alla luce di quanto esposto appare chiara:
- l'impeachment riguarda i soggetti del potere esecutivo e i giudici delle giurisdizioni federali, mentre la messa in stato d'accusa riguarda solo il Presidente della Repubblica;
- l'impeachment è previsto per i reati di tradimento, corruzione e altri gravi crimini e misfatti, mentre la messa in stato d'accusa può essere intrapresa per alto tradimento e attentato alla Costituzione;
- alla procedura d'impeachment può accompagnarsi quella di giustizia ordinaria, mentre la mesa in stato d'accusa è una procedura unica ed esclusiva;
- la procedura di impeachment e di messa in stato d'accusa sono diverse, poiché diverse sono le forme di governo.
Autore: Annamaria Villafrate