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Tappa romagnola per il Roadshow Italia per le imprese

L'obiettivo è affiancare le aziende sui temi dell'internazionalizzazione, per sostenere le realtà che si aprono ai mercati esteri e scoprire nuove opportunità di business


di Gabriella Lax - Affiancare le aziende sui temi dell'internazionalizzazione, per sostenere le realtà che si aprono ai mercati esteri e scoprire nuove opportunità di business. Prosegue Roadshow "Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri" che, nella tappa romagnola, fa emergere la centralità dei distretti produttivi regionali nell'ambito delle esportazioni nazionali, e conferma l'importanza di fare rete tra istituzioni governative, organizzazioni private delle imprese e principali rappresentanti del mondo economico e finanziario, con l'obiettivo di rendere le imprese più internazionali e più competitive a livello globale. è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all'ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l'evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere e di Rete Imprese Italia.

Roadshow "Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri"

Hanno aperto la sessione Mario Corsi, coordinatore Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Forlì e Cesena e Tomaso Tarozzi, Vice Presidente Confindustria Romagna con delega all'Internazionalizzazione. «Le aziende romagnole – hanno evidenziato nell'introduzione - sono particolarmente sensibili al tema dell'internazionalizzazione come leva chiave per la crescita e consapevoli della necessità di ampliare i propri orizzonti sui mercati esteri, adeguando le proprie dimensioni e le proprie strutture ai nuovi scenari globali: hanno quindi tutte le caratteristiche per affermarsi e rafforzare il loro ruolo di protagoniste all'estero. Naturalmente servono aggiornamenti costanti sugli strumenti che possono sostenere questa espansione, e antenne che permettano di captare i cambiamenti repentini sui mercati stranieri: per questo le nostre associazioni studiano con attenzione sia i mercati maturi sia quelli emergenti, cercando di accompagnare e seguire le imprese nella loro crescita».

Claudio Colacurcio, Prometeia Specialist si è poi soffermato sulla illustrazione dello scenario internazionale, con un quadro esaustivo che ha evidenziato luci e ombre sulla situazione globale. Introduzione e contributi dei rappresentanti di MAECI, ICE- Agenzia, SACE e SIMEST e Regione Emilia-Romagna sono stati moderati Paolo Bulleri, Responsabile Segreteria Tecnica della Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico che ha chiarito come «Il Piano Straordinario per il Made in Italy ha funzionato e anche nel 2017, per il terzo anno consecutivo, si è registrato un nuovo record del fatturato export. Nello scenario complessivamente molto positivo, si segnala l'ottima performance dell'Emilia Romagna, terza regione italiana per esportazioni dopo Lombardia e Veneto – ed ancora Le importanti risorse promozionali su cui anche per il 2018 potremo contare, ci consentono di non rallentare nello sforzo per sostenere le nostre PMI nel diventare ancora più protagoniste attive sui mercati globali, dando continuità ad una strategia promozionale di sistema che con tutta evidenza sta ottenendo importanti risultati». Per Nicola Lener, Direttore Centrale per l'Internazionalizzazione del Ministero degli Esteri: «L'obiettivo del Roadshow è di illustrare alle PMI i principali strumenti messi a disposizione dal Sistema Paese per accompagnarle ed assisterle sui mercati internazionali, andando nei vari territori e spiegando chi fa cosa, nella consapevolezza che il sostegno delle istituzioni possa fare la differenza per il successo di un percorso di internazionalizzazione, soprattutto per le aziende meno strutturate. In questo quadro, la Farnesina e la rete di oltre 200 tra Ambasciate e Consolati nel mondo forniscono un sostegno che può rivelarsi decisivo per le imprese sia nella fase di avvio che in quella di consolidamento della presenza internazionale».

Nel corso dell'incontro «con l'iniziativa Roadshow abbiamo coinvolto oltre 7.800 aziende e organizzato più di 12.000 incontri con tutti i partner, 2.000 dei quali con ICE, che definisce con le aziende piani di formazione e assistenza personalizzati – evidenzia Francesco Alfonsi, Dirigente Ufficio Servizi alle Imprese di ICE Agenzia- con risultati positivi: nel solo 2017, il 94% delle aziende che si sono sedute ai tavoli ICE durante il Roadshow continua la relazione usufruendo di servizi dedicati all'internazionalizzazione, di formazione o di ricerca di un partner estero».

Importanti i dati forntiti da Carlo de Simone, SACE SIMEST Gruppo CDP, Servizio External Relations SIMEST, «L'export è un fattore trainante per la crescita delle imprese dell'Emilia-Romagna, Regione che nel 2017 con quasi 60 mld di beni venduti all'estero ha registrato un aumento del 6,7% rispetto all'anno precedente. SACE e SIMEST nel corso del 2017 hanno servito 1600 aziende dell'Emilia-Romagna mobilitando circa 1,4 miliardi di euro di risorse a sostegno di export ed investimenti all'estero». Conclusioni della sessione seminariale affidate a Ruben Sacerdoti - Responsabile Servizio Attrattività e Internazionalizzazione DG Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa - Regione Emilia-Romagna che ha spiegato come «Le imprese della Regione Emilia-Romagna sono già protagoniste del commercio estero italiano. L'Emilia-Romagna è infatti fra le prime 7 regioni europee super-esportatrici e guida il primato dell'export procapite in Italia. Con oltre 60 miliardi di export annuo, equamente distribuito settorialmente e territorialmente, la Regione con il 7% della popolazione genera il 14% dell'export nazionale. Grazie a questi risultati l'Emilia-Romagna risulta la seconda regione più attrattiva per gli investimenti diretti esteri e gli M&A dopo la Lombardia».

Data: 06/06/2018 16:50:00
Autore: Gabriella Lax