Taser al via in 11 città

Firmato il decreto che fa partire la sperimentazione del taser in Italia. Trenta dispositivi, per adesso, in dotazione alle forze dell'ordine. Per il ministro Salvini si tratta di un importante deterrente

di Gabriella Lax – Anche per la polizia italiana parte la sperimentazione del taser in 11 città italiane. Si tratta di un'arma già usata dalla polizia statunitense, un "dissuasore" che ha la forma di una pistola, ma che genera una scossa elettrica capace di rendere inoffensiva la vittima e immobilizzarla.

Taser: dove è usato

All'estero, oltre agli Stati Uniti, il taser è in dotazione alle forze di Polizia di circa 107 Paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.

Il taser non è una novità neanche in Italia poiché era stato inserito nel decreto legge sulla sicurezza negli stadi 2014, dall'ex ministro Angelino Alfano, uno strumento in dotazione alle forze dell'ordine per far fronte ad eventuali scontri delle tifoserie.

Taser, la pistola elettrica sperimentata in 11 città

Il decreto firmato in questi giorni dà il via alla sperimentazione del taser in diverse città italiane. La pistola elettrica sarà in dotazione alle forze dell'ordine in 11 città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. La sperimentazione è affidata alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza. Trenta i dispositivi da acquistare al momento. Alla fase sperimentale seguirà un disciplinare, redatto da un apposito gruppo interforze, in base al quale saranno formate le donne e gli uomini delle forze dell'ordine coinvolte nella prima fase di utilizzo.

Taser, Salvini «Un valido e importante deterrente»

Il ministro dell'interno Matteo Salvini ha evidenziato che «Il Taser è un'arma di dissuasione non letale e il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni borderline laddove una misura di deterrenza può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l'incolumità personale degli agenti».