Lo spread sale: cosa succede ora?
di Annamaria Villafrate - Quando sale lo spread scende un'ombra scura sull'economia italiana. Ma che cosa provoca questo aumento? Soprattutto l'incertezza politica, che destabilizza i mercati e preoccupa banche, aziende e famiglie. Secondo il Ministro Tria però, anche se la preoccupazione è doverosa, lo stato dell'economia e della finanza pubblica nel loro complesso non devono destare allarmismi. Occhi puntati sullo spread dunque. Già, perché non appena il differenziale tra il rendimento dei Btp italiani e i Bund tedeschi cresce, il debito pubblico aumenta così come l'instabilità finanziaria, con ricadute negative su famiglie, banche e aziende.
Lo spread sale: preoccupazione senza esagerare
Lo spread sale, fino a toccare i massimi del 2013 e i risparmiatori e le famiglie tornano ad avere paura. Il realtà, come affermato anche dal Ministro Tria: "La salita dei rendimenti sui titoli di Stato registrata negli ultimi giorni desta certamente preoccupazione, ma voglio ribadire che si tratta di una reazione eccessiva, non giustificata dai fondamentali dell'economia e dalla finanza pubblica italiana". Insomma, al momento le previsioni catastrofali sono ancora lontane, così come lontano è l'impoverimento del ceto medio e una diminuzione dei consumi tale da provocare una grave recessione.
Spread cos'è?
Ricordiamo che lo spread è il differenziale tra il rendimento dei Btp, ossia i titoli di stato per eccellenza e i Bund tedeschi a dieci anni. Quando il rendimento dei Btp italiani cresce, significa che la domanda è bassa, segnale che c'è paura a investire in Italia. La crescita dello spread tra Btp e Bund infatti crea il seguente circolo vizioso: l'Italia per ottenere i prestiti che le occorrono è costretta a offrire tassi d'interesse elevati, questo provoca l'aumento del costo del prestito ricevuto che a sua volta ha ricadute negative sul debito pubblico che causa un'instabilità finanziaria che viene avvertita negativamente dalle famiglie, banche e aziende che hanno bisogno di chiedere finanziamenti.
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Data: 11/10/2018 12:00:00Autore: Annamaria Villafrate