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Antitrust multa la Siae per abuso di posizione dominante

Sotto accusa la Siae, sanzionata "simbolicamente" dall'Antitrust, per abuso di posizione dominante volto ad escludere la concorrenza nella gestione dei diritti d'autore


di Redazione - Siae multata dall'Antitrust per abuso di posizione dominante. L'autorità ha accertato infatti che la società almeno dal 1° gennaio 2012, ha posto in essere una violazione dell'art. 102 TFUE, con una pluralità di condotte finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d'autore, nonché a impedire il ricorso all'autoproduzione da parte dei titolari dei diritti. Tuttavia, considerando l'esclusiva del mercato del diritto d'autore fino al recepimento della direttiva Barnier, circa un anno fa, la sanzione è "simbolica", ammontando solo a mille euro.

Siae, le condotte contestate dall'Antitrust

Secondo la nota ufficiale del Garante, le condotte contestate nel provvedimento, "costituiscono una complessa strategia escludente che ha determinato, attraverso la pervicace affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa, la compromissione del diritto di scelta dell'autore e la preclusione all'offerta dei servizi di gestione dei diritti d'autore da parte dei concorrenti". Nello specifico, le condotte riguardano: "a) l'imposizione di vincoli nell'offerta di servizi diversi tali da ricomprendere nel mandato relativo allo svolgimento dei servizi rientranti nella riserva legale esclusiva vigente fino al 15 ottobre 2017 anche servizi suscettibili di essere erogati in concorrenza, ostacolando la libertà dei titolari del diritto d'autore di gestire i propri diritti al momento dell'attribuzione, della limitazione o della revoca del mandato; b) l'imposizione di vincoli volti ad assicurare alla SIAE la gestione dei diritti d'autore dei titolari non iscritti alla SIAE, anche persino là dove questi ultimi avevano espressamente manifestato la volontà di non avvalersi dei servizi da essa erogati; c) l'imposizione di ostacoli nella stipulazione da parte degli utilizzatori - in particolare, emittenti TV nazionali e organizzatori di concerti live - di altri contratti di licenza d'uso delle opere con i concorrenti della SIAE; d) l'esclusione dei concorrenti dai mercati relativi alla gestione dei diritti d'autore di repertori esteri".

Per cui all'esito dell'accertamento, l'Autorità ha ordinato alla SIAE di porre fine immediatamente ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi, irrogando una "sanzione pecuniaria simbolica pari a 1.000 euro, in ragione del contesto entro cui si è realizzata la complessa strategia escludente accertata e, in particolare, il fatto che le condotte abusive sono state realizzate dalla SIAE in mercati caratterizzati da una stretta contiguità con gli ambiti coperti dalla riserva vigente fino al 15 ottobre 2017, nonché della specificità e complessità della fattispecie di cui si tratta".

Siae: provvedimento non trova giustificazione

"Sebbene accompagnato da una sanzione simbolica di 1000 euro, è un provvedimento che non trova giustificazione nelle norme" ha replicato la Siae sulla decisione dell'autorità. "Leggeremo e valuteremo con grande attenzione il testo" ha aggiunto la società presieduta dal paroliere Mogol in una nota, dicendosi "certa di poter dimostrare che nessuna violazione o abuso abbia avuto luogo e che il suo operato è stato sempre rispettoso della legge sul diritto d'autore e delle norme in generale, anche in materia di concorrenza". Soddisfazione arriva invece da Soundreef, secondo il cui a.d. Davide D'Atri, "la decisione espressa dall'Antitrust – di fatto - ristabilisce giustizia nel mondo del diritto d'autore. Così come affermato dall'Autorità, Siae dovrà porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi. Tutti i comportamenti da noi denunciati sono stati sanzionati".

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Data: 27/10/2018 17:00:00
Autore: Redazione