Il diritto alla magia del Natale
di Ilaria Angiolilli - Le festività natalizie sono prossime, profumi di arancia e spezie si diffondono nelle case pronte a preparare gustosissimi biscotti per grandi e piccini.Intorno ad uno sfavillante albero di Natale bambini gioiosi preparano il presepe, pensando a quali doni scrivere nella letterina per Babbo Natale da spedire al Polo Nord. Santa Claus, ChrisKind, Père Noël, in tutte le parti del mondo è lui che racchiude tutta la magia del Natale e custodisce gelosamente i sogni di ogni bambino. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che credere a Babbo Natale, come a molte altre creature fantastiche, sia una fase normale dello sviluppo cognitivo da non negare assolutamente.
C'è chi sostiene che "credere" aiuti a vivere più felici.
Ogni adulto, genitore e non alle prese tra slitte volanti, renne, folletti e villaggi incantati deve prestare attenzione quando nei confronti di un bambino metta in dubbio l'esistenza di questo simpatico omone con la barba bianca, esortando con frasi del tipo " Babbo Natale non esiste; Non c'è nessun Babbo Natale, nessun coniglio pasquale, e nessun angelo custode che veglia su di noi. Le cose accadono così, senza un motivo. E niente ha senso; Non riesco a capire una cosa: se Babbo Natale dovesse consegnare un regalo ad ogni bambino della terra, dovrebbe visitare ottocentotrenta case al secondo. Per cui le sue renne dovrebbero viaggiare a settecento miglia al secondo, e lui avrebbe un millesimo di secondo per parcheggiare la slitta, scendere dal camino, mangiare il dolce con il latte e lasciare i regali. Per un uomo anziano e un po' sovrappeso è un bel record!".
Ebbene, sorge spontaneo domandarsi come tutelerebbe il nostro ordinamento il bambino che resti scioccato alla triste notizia che Babbo Natale non esiste? Ci sono bambini capaci di reagire bene e con maturità, altri più piccoli sarebbero traumatizzati da questa grande bugia!
Dire a un bimbo che Babbo Natale non esiste può costare un denuncia penale. Una notizia che ha dell'incredibile. Rivelare volontariamente a un bambino che Babbo Natale non esiste può diventare anche la base per un'accusa davanti a un tribunale per molestie telefoniche.
Il caso ha visto protagonista un operatore di call center sardo, il quale ha detto duramente ad un bimbo di 4 anni che aveva risposto al telefono : "Marmocchio, passami la mamma o vengo a prenderti. E, comunque, Babbo Natale non esiste".
La frase incriminata veniva fortunatamente registrata dalla segreteria telefonica permettendo così, agli uomini della Questura di rintracciare il centralinista e recapitargli una denuncia per molestie telefoniche. Tutta l'indagine è partita dalla denuncia sporta a inizio febbraio da una coppia di genitori lombardi i quali lamentavano di aver ricevuto, qualche giorno prima, una chiamata sulla linea telefonica di casa, alla quale aveva risposto il più piccolo dei due figli; mentre il bimbo si informava su chi fosse dall'atro capo dell'apparecchio telefonico, l'operatore di call center, probabilmente intenzionato a promuovere un' offerta commerciale lo invitava a passargli i genitori. A silenzio del piccolo, l'operatore perdeva la pazienza e rivoltosi allo stesso in modo aggressivo, lo apostrofava così: "Se non mi passi la mamma, vengo a prenderti. So che sei lì, passami qualcuno o arrivo, sbrigati marmocchio". continuando imperterrito sino a profferire l'insulto sconvolgente per il bimbo: "Babbo Natale non esiste, e la befana è la tua mamma". A seguito degli accertamenti risultava che la chiamata proveniva da un call center sardo ed era stata effettuata da un operatore di 36 anni, denunciato a piede libero per molestie a mezzo telefono.
Pertanto, cari adulti, che sia leggenda o no, Babbo Natale è la gioia di tutti i fanciulli, lasciate che costoro possano viverla intensamente, perché basta un disappunto per arrecargli delusione.
E poi, se proprio vogliamo "Il vero Babbo Natale è diverso. Quello della Coca-Cola è una truffa!" (Da Racconto di Natale).
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Data: 25/11/2018 18:50:00Autore: Ilaria Angiolilli