Aliquote e scaglioni Irpef
- Cosa sono gli scaglioni Irpef
- Le addizionali Irpef
- Scaglioni Irpef 2020
- Schema aliquote e scaglioni Irpef
- Scaglioni Irpef: il calcolo
Cosa sono gli scaglioni Irpef
Attraverso gli scaglioni Irpef si estrinsecano i caratteri di progressività e proporzionalità di tale imposta.
La percentuale applicata per il calcolo dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, infatti, aumenta all'aumentare del reddito del contribuente: l'imposizione Irpef si basa su 5 scaglioni di reddito e le percentuali applicate per il suo calcolo variano da un minimo del 23% a un massimo del 43%.
I redditi considerati sono quelli effettivamente percepiti dal contribuente.
Le addizionali Irpef
Prima di soffermarci più nel dettaglio sugli scaglioni Irpef, è opportuno precisare che alle aliquote fissate per i vari scaglioni Irpef si aggiungono le addizionali Irpef. Si tratta di percentuali fissate dagli enti locali, la cui misura varia da ente a ente nel rispetto (salvo casi eccezionali) della percentuale massima del 3,3% per le Regioni e dello 0,8% per i Comuni.
Scaglioni Irpef 2020
Irpef: scaglione 1
Il primo scaglione Irpef riguarda i redditi compresi tra 0 e 15.000 euro.
L'aliquota Irpef applicata è del 23% che, calcolata sul reddito di € 15.000 restituisce un'imposta di 3.450 euro.
Il calcolo del primo scaglione è il più semplice perché l'aliquota viene applicata direttamente sul reddito. Mano a mano invece che aliquote aumentano all'aumentare del reddito, la percentuale prevista viene applicata sulla parte di reddito eccedente l'importo massimo dello scaglione precedente, come di seguito illustrato.
Irpef: scaglione 2
Il secondo scaglione riguarda i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro.
In questo caso l'aliquota del 27% viene applicata sulla parte di reddito che supera i 15.000 euro.
Per cui l'imposta dovuta è pari a 3.450,00 maggiorata del 27% sulla parte che eccede i 15.000 euro.
Irpef: scaglione 3
Il terzo scaglione è relativo ai redditi compresi tra i 28.001 euro e i 55.000.
L'aliquota in questo caso è del 38%, da applicare alla parte di reddito che eccede la soglia massima dello scaglione precedente pari a 28.000.
L'imposta dovuta in questo caso sarà pari a 6.960,00 maggiorata del 38% sulla parte di reddito che supera i 28.000 euro.
Irpef: scaglione 4
Il quarto scaglione comprende quei redditi compresi tra 55.001 e 75.000 euro.
In questo caso, l'aliquota è del 41% da applicare sulla parte di reddito eccedente i 55.000. Per cui all'imposta dello scaglione precedente pari a 17.220 si dovrà sommare l'importo risultante dall'applicazione del 41% su 20.000 euro, ovvero la differenza tra 75.000 e 55.000. L'imposta da pagare in questo caso sarà quindi di 17.220 + 41% di 20.000.
Irpef: scaglione 5
L'ultimo scaglione, che è quello più elevato, comprende i redditi che superano l'importo di 75.000 euro.
In questo caso l'aliquota è pari al 43% che verrà applicata alla parte di reddito eccedente questa soglia, il cui risultato dovrà essere sommato all'imposta massima dello scaglione precedente, pari a 25.420 euro.
Schema aliquote e scaglioni Irpef
Riepilogando:
- redditi compresi tra 0 e 15.000 euro - aliquota 23%
- redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro - aliquota 27%
- redditi compresi tra 28.001 e i 55.000 euro - aliquota 38%
- redditi compresi tra 55.001 e 75.000 euro - aliquota 41%
- redditi superiori a 75.000 euro - aliquota 43%
Scaglioni Irpef: il calcolo
Il calcolo dell'Irpef sulla base dell'aliquota applicata a seconda dello scaglione di riferimento va fatto considerando non il reddito complessivo, ma quello che effettivamente è entrato nelle tasche del contribuente, sottraendo quindi una serie di voci.
Per calcolare l'Irpef netta vanno quindi fatte tre operazioni:
- innanzitutto, dal reddito complessivo vanno sottratti gli oneri deducibili. In tal modo si ottiene il reddito imponibile;
- quest'ultimo va quindi moltiplicato per l'aliquota Irpef applicabile in base allo scaglione di riferimento. In tal modo si ottiene l'Irpef lorda;
- infine, dall'Irpef lorda vanno sottratte le detrazioni di imposta. Si ottiene, così, l'Irpef netta, che è quella che il contribuente è effettivamente tenuto a pagare.
Autore: Annamaria Villafrate