Totocalcio addio?
di Gabriella Lax – "Fare 13" al totocalcio è stato, fin dal dopoguerra, il sogno di tutti gli italiani. Un sogno adesso un po' datato che, dal 1998, aveva già subito la picconata della liberalizzazione delle scommesse, e che ora sembrerebbe andare ad infrangersi contro la manovra del governo.
Totocalcio: stop dopo 72 anni?
L'obiettivo del Totocalcio, della cosiddetta schedina è pronosticare esattamente l'esito finale di 14 partite (che una volta erano 13, per questo si diceva "fare tredici"). I pronostici vanno scritti su un apposito foglietto se ciascuna partita verrà vinta dalla squadra di casa (1), o dalla squadra che gioca in trasferta (2) o se finirà in pareggio (x). Lo stesso foglio va consegnato e convalidato in una ricevitoria. Attualmente il totocalcio si può giocare sia fisicamente, nelle tabaccherie, sia online con la giocata minima accettata di 1 euro. Tuttavia nel tempo ci sono stati dei cambiamenti: le partite non vengono più scritte sulla schedina, ma in un foglio a parte: le schedine precompilate sono neutre, e contengono cioè solo i segni 1, X e 2. Il montepremi settimanale è ormai molto basso e si aggira intorno ai 150mila euro, da dividere fra chi azzecca il 14, 13, il 12 e il 9 (cioè le prime nove partite della schedina).
Arriva un nuovo concorso
Ora, secondo un emendamento alla manovra (depositato in commissione bilancio al senato da Lega e M5s), il totocalcio viene sostituito da un nuovo gioco che oltre a ridurre l'offerta in termini di prodotti disponibili, garantisce un aumento della raccolta per giochi a bassa compulsività. Il gioco viene sponsorizzato dalla nuova Spa pubblica dello sport che fa cassa anche con le entrate erariali sui concorsi pronostici sportivi. Concorsi che potranno beneficiare di una deregolamentazione e che dunque potranno essere definiti e disciplinati direttamente con un provvedimento dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli che dovrà fissare giocata minima, andamento del gioco e la posta unitaria.
Totocalcio, cosa cambia rispetto al passato
A differire nel nuovo gioco sono le percentuali di ripartizione della raccolta e la quota destinata a montepremi sia per il nuovo concorso a pronostico sia per scommesse a totalizzatore: il 75% sarà restituito in vincite rispetto all'attuale 50%; il 5% sarà riconosciuta come compenso del concessionario; l'8% a titolo di aggio per il punto vendita; il 12% destinata alla società Sport e Salute Sp per le attività di promozione del gioco e a forme di integrazione del nuovo concorso con attività sociali, sportive, culturali, nonché a proposte di sviluppo. Contro la notizia di una sorta di "morte" del totocalcio con le modifiche ci sono le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti che, durante la cerimonia dei Collari d'oro al Foro Italico, ha spiegato «La notizia che vogliamo abolire il Totocalcio è esattamente il contrario di quello che stiamo facendo. Vuole essere uno strumento che se rilanciato contribuisce perché gli introiti restano nel mondo dello sport, a finanziare il mondo dello sport come in passato. Il Totocalcio verrà dato a `Sport e Salute´, i soldi ricavati dal concorso verranno reinvestiti nello sport – e, infine - l'attenzione va sempre data al gioco d'azzardo che va continuamente contrastato: si tratta di un gioco non ripetitivo che può dare un beneficio al mondo dello sport».
Data: 20/12/2018 16:30:00Autore: Gabriella Lax