Reddito di cittadinanza, escluso chi si dimette
di Gabriella Lax – In un documento unico, insieme alle pensioni a quota 100, si discuterà la settimana prossima del reddito di cittadinanza. Nel frattempo però trapelano altri particolari per evitare che la misura contro la povertà si trasformi in un paravento per i fannulloni. Tra questi, la previsione che non potrà percepire il reddito di cittadinanza chi si dimette.
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Reddito di cittadinanza, sarà escluso chi si dimette volontariamente
Dunque, secondo la normativa che sta per essere varata, i nuclei familiari con persone diventate disoccupate dopo aver dato le dimissioni volontarie dall'azienda sono esclusi per 12 mesi dal reddito di cittadinanza.
L'eccezione è costituita dal fatto le dimissioni siano state date per giusta causa, o nel caso in cui la cessazione dell'attività lavorativa sia dipesa da inadempimenti del datore di lavoro (mancato pagamento dello stipendio, mancato versamento dei contributi, richiesta di comportamenti illeciti). In queste situazioni non viene meno la possibilità di usufruire del reddito per un anno. Fermo restando che il reddito di cittadinanza è compatibile con Naspi, indennità di disoccupazione ed altri strumenti di sostegno al reddito a condizione che il beneficiario abbia i requisiti economici e patrimoniali per accedervi.
Reddito di cittadinanza, decreto rinviato prossima settimana
Il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare il decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100 è slittato alla prossima settimana. Nel frattempo proseguono le attività della Ragioneria generale dello Stato per terminare la relazione tecnica a corredo.
Data: 13/01/2019 15:30:00Autore: Gabriella Lax