Voucher babysitter addio
di Gabriella Lax – Nessuna proroga per il 2019 per il voucher babysitter. A darne comunicazione è l'Inps che chiarisce come a partire dal 1° gennaio 2019 non è più possibile presentare domanda per accedere al contributo baby sitting o asilo nido.
Stop al voucher babysitter dal 2019
Viene meno così l'unica alternativa al congedo parentale facoltativo. Questo significa che, terminata la maternità obbligatoria, il personale per l'accudimento dei bambini sarà totalmente a carico delle famiglie. Una misura che aveva funzionato negli ultimi anni se si guardano i numeri: nel 2017 sono stati erogati voucher per 29,4 milioni di euro, per circa 8.100 beneficiarie. La misura riconosceva alle lavoratrici (dipendenti, autonome o imprenditrici) un contributo mensile pari a massimo 600 euro per un periodo non superiore a sei mesi, che andava a sostituire, anche parzialmente, il congedo parentale, da utilizzarenei servizi per l'infanzia (baby sitter ma anche asili nido). Il contributo era stato inizialmente introdotto nel 2012, dopo varie modifiche, nel 2018 il voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting era stato rinominato "contributo per l'acquisto di servizi di baby-sitting" e veniva erogato secondo le modalità previste per il Libretto Famiglia. L'Inps chiarisce che i voucher già acquisiti telematicamente entro il 31 dicembre 2017 erano validi fino al 31 dicembre 2018. Entro lo stesso termine sarebbe stato possibile restituire in tutto o in parte i voucher non utilizzati, con il conseguente reintegro del corrispondente congedo parentale. I voucher non utilizzati nei termini e per i quali non è stato richiesto il rimborso hanno perso validità.
Le contromosse del governo dopo la scomparsa del voucher babysitter
E' vero che da una parte sparisce il voucher babysitter, tuttavia, a fronte di questo addio, il governo cerca di tamponare la perdita con il subentro di una serie di cambiamenti che possono agevolare le neomamme. Abbiamo il bonus nido che, dagli iniziali 100 euro, sale a 1.500 euro per il 2019 (l'invio delle domande va fatto entro il 28 gennaio sul portale Inps); il bonus bebé che viene prorogato per i nati (o adottati) nel 2019 fino al compimento del primo anno di età e che viene aumentato del 20% in caso di secondo figlio. La possibilità per le lavoratrici di lavorare fino al momento del parto col benestare del medico curante. E infine i giorni di congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente che diventano 5, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio.
Data: 17/01/2019 14:00:00
Autore: Gabriella Lax