Riforma processo civile entro metà febbraio
di Redazione - Riforma processo civile entro la prima metà di febbraio. "Sarà depositato – entro tale data – un disegno di legge delega avente ad oggetto la riforma del rito civile, che introdurrà meccanismi semplificatori per le cause riservate alla decisione del tribunale in composizione monocratica e collegiale, per il giudizio davanti al Giudice di pace e per le impugnazioni". Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nella relazione sull'amministrazione della Giustizia ieri mattina al Senato e nel pomeriggio alla Camera.
Processo civile a fisarmonica
"La giustizia civile soffre di ipertrofia normativa: le riforme sono state frettolose, episodiche, prive di un razionale coordinamento ed hanno generato effetti dannosi" ha detto il ministro nel corso della relazione illustrando le statistiche della giurisdizione civile che mostrano un'enorme "richiesta di giustizia che proviene dai cittadini: al 31 dicembre 2018 sono complessivamente stimati in ben 3.215.989 i processi di nuova iscrizione in ogni grado di giudizio".
Da qui la riforma per pervenire ad un "processo più semplice" con un sistema "a fisarmonica che possa durare due o tre udienze per cause semplici e prevedere un numero maggiore di udienze per quelle più complesse".
La stagione delle riforme
In generale, ha auspicato Bonafede, occorre "una profonda revisione del sistema giustizia da portare a compimento seguendo la stella polare dell'intero percorso: rimettere al centro il cittadino, la tutela dei suoi diritti e delle sue legittime aspirazioni".
Una stagione di riforme "condivise condotte nell'esclusivo interesse del Paese" con un metodo "basato sul coinvolgimento e il dialogo con gli operatori del settore, con le forze parlamentari e con i fruitori ultimi del servizio".
Il ministro ha quindi accennato alla questione carceraria, "priorità dell'azione del ministero", alla corruzione sottolineando l'importanza delle misure introdotte con la legge anti-corruzione (a partire dal Daspo per i disonesti), approvata a dicembre, "per arginare il fenomeno corruttivo e offrire ai cittadini un'immagine di Pubblica amministrazione efficiente e funzionale", alla riforma della prescrizione, "con l'introduzione della sospensione dei termini prescrittivi al momento della pronuncia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna" che consentirà di "tutelare la ricerca della verità e l'esigenza di giustizia che non possono essere frustrate dall'uso pretestuoso di un istituto che, pur avendo una funzione originaria nobile, non può assicurare l'impunità rispetto a comportamenti criminosi che provocano un elevato allarme sociale". Infine, ha parlato dell'approvazione della legge contro la violenza di genere, esprimendo l'auspicio di un celere e unanime via libera del "Codice Rosso" in modo da fornire alle donne un efficace strumento di tutela, prima di danni irreparabili.
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Data: 24/01/2019 20:00:00
Autore: Redazione