I malati social si curano in convento
di Gabriella Lax – I malati di social si curano in convento. Avviene a Diessen, paese di 10mila anime a sud di Monaco. In questo luogo, come riporta Italiaoggi, le suore di San Vincenzo di Paola, a causa della scarsità di vocazioni, si sono ritirate nella casa madre di Augusta. Ma il loro convento non è un luogo chiuso poiché, da un anno a questa parte, è stato trasformato in "clinica psicosomatica" per i malati di internet.
Monaco, i malati di social si curano in convento
Persone che hanno perso ogni contatto con la realtà e che, nei casi più gravi non comunicano con il resto del mondo se non online. Gente che dimentica persino di mangiare bere e andare al bagno. Secondo gli esperti i genitori dovrebbero cogliere i campanelli d'allarme, con i figli davanti a pc o smartphone per cinque o sei ore. Come fare in modo che questi soggetti possano ritrovare il contatto con la vita e con la loro essenza? Sembra paradossale, ma ciò è possibile rimanendo isolati tra il verde del convento. In primis, come accade ai drogati con gli stupefacenti, i soggetti vengono privati degli strumenti per collegarsi online. Da zombie elettronici, abituati a vedere la realtà piatta e fredda come uno schermo, i pazienti del convento vengono lentamente reintrodotti al contatto con la realtà, si riappropriano dei loro sensi. E così, poco a poco, nel chiostro del convento possono sentire l'odore dell'erba, accarezzare gli animali, riabbracciare la natura che è vita. E chissà che quest'esperienza, dati i tempi che corrono, non venga mutuata anche altrove.
Data: 05/02/2019 18:34:00Autore: Gabriella Lax