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ISA: se il punteggio è basso si può rimediare!

Gli indici di affidabilità fiscale possono essere migliorati dal contribuente inserendo componenti positivi mancati o rettificando dati errati


di Annamaria Villafrate - Grazie ai nuovi Isa al contribuente poco virtuoso viene data la possibilità di rimediare rettificando i dati inattendibili desunti dalle banche rese disponibili dall'Agenzia delle Entrate e incrementando spontaneamente i componenti positivi di reddito. In questo modo, grazie a un rapporto più trasparente e diretto con il Fisco, il contribuente ha la possibilità di mutare in positivo il proprio punteggio e beneficiare così dei vantaggi ad esso collegati.

Isa: come viene calcolata l'affidabilità fiscale

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Gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa) vengono calcolati in base a una media di indicatori elementari. Il valore di sintesi che ne scaturisce, da 1 a 10, è in grado di rappresentare l'affidabilità fiscale del singolo contribuente. Più alto è il punteggio più il contribuente è considerato virtuoso.

Gli Isa però non sono uguali per tutti. Essi infatti variano in base al tipo di attività a cui si riferiscono e al modello organizzativo adottato. Come per gli studi di settore infatti, per comodità, ogni contribuente viene inserito in un gruppo di contribuenti che operano in maniera similare sul mercato.

Al calcolo dell'indice di affidabilità fiscale, contribuiscono due tipi di indicatori elementari:

Isa: al contribuente la possibilità integrare e rettificare

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Al contribuente con un punteggio Isa basso però viene data la possibilità di migliorarlo, indicando nella propria dichiarazione dei redditi componenti positivi di reddito che non risultano dalle scritture contabili. L'integrazione infatti permette di migliorare i punteggi degli indicatori elementari e quindi il profilo complessivo di affidabilità fiscale del contribuente.

Non solo, ai sensi del comma 3, art 3 del dm 28/12/18 3 "Il programma informatico di cui al comma precedente (di ausilio all'applicazione degli indici di affidabilità fiscale) consente altresì al contribuente la possibilità di indicare l'inattendibilità delle informazioni desunte dalle banche dati rese disponibili dall'Agenzia delle entrate, attraverso l'inserimento dei dati ritenuti corretti dal contribuente stesso. Nel calcolo del punteggio dei relativi indicatori elementari e di quello complessivo dell'indice sintetico di affidabilità fiscale, il programma informatico tiene conto degli eventuali dati rettificati dal contribuente."

Leggi anche:

- Indici sintetici affidabilità fiscale in Gazzetta

- In vigore gli indici di affidabilità fiscale (ISA)

Data: 29/01/2019 19:00:00
Autore: Annamaria Villafrate