Decreto semplificazioni: via libera del Senato
di Valeria Zeppilli – Il Senato, con 142 voti favorevoli, 74 contrari e 10 astensioni, ha approvato in prima lettura la legge di conversione del decreto legge semplificazioni, che ha quindi superato il primo step e passa ora alla Camera.
Vediamo i punti salienti del testo sotto allegato:
Indice:
- Origine degli alimenti in etichetta
- Tassa bontà bloccata
- Addio al Sistri
- Più semplice la banda ultralarga
- Norme sulla casa pignorata
- Trivelle: niente concessioni per 18 mesi
- Noleggio con conducente
- Zone economiche speciali
- Alitalia
- Fondo Imu-Tasi
- Le vittime di Rigopiano
- Le norme bloccate
Origine degli alimenti in etichetta
Le materie toccate dal decreto semplificazioni sono molteplici, a partire dalle etichette degli alimenti, che devono sempre indicare l'origine.
Si estende, quindi, un obbligo che oggi riguarda solo alcuni alimenti, come latte, pelati e pollo.
Tassa bontà bloccata
Viene poi bloccata la tassa bontà e il terzo settore può tirare un sospiro di sollievo: l'Ires delle no profit non passa più al 24% ma torna al 12%.
Addio al Sistri
Il decreto sancisce l'addio al Sistri e l'istituzione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, al quale dovranno iscriversi i soggetti che verranno individuati da un successivo decreto legge.
Più semplice la banda ultralarga
La posa dei cavi internet a banda larga viene semplificata, ad esempio con un taglio del termine per il parere del soprintendente, che andrà rilasciato non più entro 120 giorni ma entro 90 giorni.
Norme sulla casa pignorata
Il decreto semplificazioni interviene anche sui pignoramenti immobiliari, prevedendo che coloro ai quali viene pignorata la casa non devono lasciarla subito ma solo con il decreto con il quale, a chiusura dell'espropriazione forzata, l'immobile viene trasferito.
Il bene dovrà comunque essere conservato dal debitore e i suoi familiari con la diligenza del buon padre di famiglia, consentendo anche la visita da parte dei potenziali acquirenti.
Trivelle: niente concessioni per 18 mesi
Mentre le trivelle già in essere hanno il via libera, non potranno essere rilasciate nuove concessioni. Almeno per un anno e mezzo, che è il termine entro il quale sarà necessario preparare un piano di riordino complessivo della materia.
I canoni per lo sfruttamento delle risorse saranno aumentati di 25 volte.
Noleggio con conducente
In materia di noleggio con conducente, il decreto semplificazione prevede che gli autoservizi pubblici non di linea potranno operare in ambito provinciale senza dover tornare in rimessa. Finché non sarà operativo il nuovo archivio informatico nazionale nel quale saranno registrate le licenze è però previsto lo stop alle nuove autorizzazioni.
Zone economiche speciali
Il via libera interessa anche l'insediamento e la realizzazione delle zone economiche speciali, con una cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alitalia
La restituzione dei 900 milioni di euro del finanziamento a titolo oneroso concesso ad Alitalia viene posticipata: la somma dovrà essere restituita entro trenta gironi dall'efficacia della cessione dei complessi aziendali e, in ogni caso, entro il prossimo 30 giugno 2019.
Fondo Imu-Tasi
Il decreto rifinanzia anche il fondo Imu-Tasi, stanziando a tal fine, per il 2019, 300 milioni di euro.
Le vittime di Rigopiano
A coloro che hanno subito lesioni gravi o gravissime in conseguenza del disastro di Rigopiano vengono invece destinati 10 milioni di euro per l'anno 2019.
In concreto, i beneficiari dovranno essere individuati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, d'intesa con i sindaci dei Comuni di residenza delle vittime e dei soggetti che hanno subito lesioni.
Le norme bloccate
Sono diverse, tuttavia, anche le norme che non hanno superato il vaglio del Senato.
Tra di esse si segnalano quelle che prevedevano degli sconti sulla RC auto connessi all'installazione della scatola nera, l'abbassamento dal 20% al 10% del numero di farmacie che potranno essere controllate da un unico proprietario rispetto a quelle esistenti nella stessa Regione e la proroga al 2 dicembre 2019 della sospensione dei tributi e contributi per le persone e le imprese delle zone colpite dal crollo del Ponte Morandi di Genova.
Non è passato neanche l'ampliamento della "norma Bramini" ai professionisti.
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Data: 30/01/2019 18:30:00Autore: Valeria Zeppilli