Schema Ponzi: cos'è
- Come funziona lo Schema Ponzi: un esempio
- Schema piramidale
- Evoluzione dello Schema Ponzi
- Perché si chiama Schema Ponzi
- Lo schema Ponzi è legale o illegale?
- Come si blocca lo Schema Ponzi
- Il caso Madoff
Come funziona lo Schema Ponzi: un esempio
Lo Schema Ponzi si fonda sulla promessa di far guadagnare cifre elevate in breve tempo fatta da un soggetto a un altro, invitandolo a investire delle somme irrisorie. In realtà, non c'è nessun investimento, ma il promotore dà i soldi promessi alla scadenza stabilita o andando in perdita o girando il denaro ricevuto da altre "vittime".
In questo modo, la reputazione del promotore cresce e riesce a trovare nuovi soggetti desiderosi di "investire". A guadagnare dal sistema però sono solo i primi che investono, proprio perché grazie alle vittime successive all'inizio si riesce a restituire cifre superiori a quelle investite. Peccato che ad un certo punto, il meccanismo si blocca proprio perché di fatto non c'è nessun investimento e quindi nessuna rendita.
Esempio di schema Ponzi
Lo Schema Ponzi funziona per gradi. La prima fase consiste nell'avvicinare la vittima, che viene attirata dalla promessa di guadagni più elevati e più rapidi rispetto a quelli garantiti attraverso l'applicazione dei tassi di mercato. Nella seconda fase, per conquistarsi la fiducia della vittima, il promotore rispetta la promessa fatta e consegna il profitto dell'investimento. La vittima, caduta ormai nella tela, viene inviata a diffondere e a far conoscere questo sistema di guadagno per cui, inconsapevolmente, cercherà un'altra vittima, quest'ultima un'altra ancora e così via. I primi "investitori" però sono gli unici che riescono ad avere un ritorno proprio perché, grazie ai nuovi entrati, ci sono somme disponibili per far credere che l'investimento è effettivamente redditizio.
Quanto dura lo Schema Ponzi?
Questo schema di falsi investimenti dura fino al momento in cui ci sono soldi disponibili dei nuovi investitori. Quando le richieste di rimborso superano le entrate infatti lo schema si interrompe e chi è arrivato dopo non guadagna nulla, anzi, va in rimessa.
Multi-level marketing
Lo Schema Ponzi può essere alla base di un sistema di multi-level marketing illegale. Il nostro ordinamento, infatti, vieta le attività di vendita multilivello in cui l'incentivo economico primario di coloro che compongono la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti e in cui i venditori, quindi, si arricchiscono non vendendo, ma limitandosi a far entrare altri soggetti nella catena in maniera truffaldina.
Vedi anche la guida Multi-level marketing
Schema piramidale
Tecnicamente, lo Schema Ponzi non si regge quindi su un vero e proprio investimento, ma semplicemente su uno spostamento di denaro da un soggetto a un altro con la promessa di guadagni significativi.
Il modello raggiunge maggiori risultati quanti più sono i soggetti coinvolti, secondo un meccanismo a struttura piramidale.
Le persone che guadagnano di più sono quelle al vertice della piramide, mentre quelle alla base si accollano i costi sperando in falsi guadagni futuri.
Mentre i primi soggetti tendono a essere sempre gli stessi, gli altri sono le vere "vittime" e quindi escono presto dallo schema.
Evoluzione dello Schema Ponzi
Nel corso del tempo, lo Schema Ponzi si è sviluppato e si è declinato in diverse varianti, anche più complesse di quella appena descritta. L'idea di base, in ogni caso, rimane sempre la stessa.
Perché si chiama Schema Ponzi
Il nome Schema Ponzi ha origine da Charles Ponzi, che non è l'inventore del modello ma che è divenuto famoso proprio per aver applicato la truffa a scapito di 40mila persone.
Investendo appena due dollari nel progetto, Charles Ponzi ne guadagnò oltre 15 milioni.
Chi era Charles Ponzi
Charles Ponzi, all'anagrafe Carlo Ponzi, è stato un truffatore italiano vissuto nella prima metà del secolo scorso.
Nato a Lugo il 3 marzo del 1882, morì a Rio de Janeiro il 18 gennaio 1949, dopo essere divenuto uno dei più grandi affaristi truffatori della storia degli Stati Uniti d'America, dove emigrò molto giovane.
Per le sue frodi, perpetrate in larga scala tramite quello che poi venne denominato Schema Ponzi, subì diverse condanne dalle Corti statunitensi, trascorrendo anche diversi anni in carcere.
Lo schema Ponzi è legale o illegale?
In Italia, alla tutela penale che vedremo tra poco, si affianca quella civile, grazie alla legge n. 173/2005 che contiene la "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali".
L'art. 5 di questo testo di legge recita infatti testualmente:
"1. Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura.
2. E' vietata, altresì, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo."
Il successivo articolo 6 individua gli elementi presuntivi dai quali è possibile dedurre la sussistenza di uno schema Ponzi, mentre il successivo articolo 7 prevede che le sanzioni da irrogare nei confronti di chi "promuove o realizza le attività o le strutture di vendita" piramidali siano l'arresto da sei mesi a un anno o l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.
Il reato di truffa
La frode finanziaria
Come si blocca lo Schema Ponzi
Lo Schema Ponzi, generalmente, a un certo punto inizia a non funzionare più correttamente perché l'affidabilità dei promotori tra i soggetti potenzialmente interessati è compromessa dal crescere delle vittime. In alcuni casi, tuttavia, la truffa si è diffusa in maniera talmente significativa da non essere giunta a una risoluzione spontanea. L'interruzione è stata disposta dalle autorità a seguito di importanti indagini.
Red flag
Tuttavia, per prevenire il rischio di frodi è possibile analizzare in maniera quantitativa i fondi sui quali si investe, in quanto la sequenza dei loro rendimenti potrebbe costituire un cd. red flag. Si tratta di un segnale di allerta, che permette di individuare, a seguito di un'attenta analisi, i fondi che sono soggetti a rischio di frode, anche perpetrata tramite lo Schema Ponzi.
Il caso Madoff
Una delle più note applicazioni dello schema Ponzi si è avuto con il caso Madoff, che rappresenta una delle più grandi frodi mai poste in essere, che vanificò nel nulla circa 65miliardi di dollari.
Madoff aveva fondato una società che si occupava di negoziazione di titoli, sviluppo di piattaforme di trading e altre attività finanziarie. Grazia alla credibilità conquistata con tale attività, Madoff creò anche un fondo d'investimento che si fondava su una sorta di catena di Sant'Antonio: chi entrava per ultimo liquidava, con i suoi soldi, coloro che chiedevano di uscire. Venivano offerti interessi altissimi.
Il meccanismo truffaldino, tuttavia, durò pochi mesi e Madoff fu ben presto arrestato con l'accusa di aver organizzato un'enorme frode.
Data: 17/02/2022 06:00:00Autore: Valeria Zeppilli