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Violenza donne: l'audizione dei giovani avvocati

L'Aiga ascoltata in Commissione Giustizia sulle proposte di legge di iniziativa governativa e parlamentare in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere


di Gabriella Lax – C'era anche l'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) in Commissione Giustizia a dare il suo contributo sulle proposte di legge di iniziativa governativa e parlamentare in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

Tutela delle vittime di violenza domestica, audizione Aiga

La delegazione era composta dagli avvocati Giovanna Suriano, Valeria Chioda e Mariangela Di Biase. Dopo l'approvazione del "Codice Rosso", secondo i rappresentanti dell'Aiga occorre «una reale operazione culturale ed educativa, non già solo repressiva, che affermi il valore tout court del rispetto della persona, e segnatamente della donna».

Nello specifico, secondo Giovanna Suriano, Tesoriere Nazionale Aiga, è una buona idea «avere pensato di porre i temi dell'educazione alla legalità, del diritto all'integrità dell'identità personale e del contrasto della violenza di genere già nella fase di istruzione primaria e secondaria. Così come lo è la proposta dell'istituzione, presso il Ministero della Giustizia, di un Osservatorio permanente sulla violenza di genere e sui minori».

In questo contesto dunque un ruolo fondamentale lo avrà l'avvocatura, grazie «alla presenza di tutti gli operatori del diritto e per la sensibilità riconosciuta alla giovane avvocatura, nel perseguire il recupero del ruolo sociale dell'avvocato». Per Valeria Chioda, Coordinatrice Area Nord dell'Aiga, fondamentale è formazione degli operatori carcerari ed extra carcerari «affinché la pena possa svolgere appieno la funzione rieducativa del reo che oggi, purtroppo, non viene pienamente soddisfatta. Serve, però, che vengano ampliate le risorse e le coperture finanziarie volte a formare gli operanti.

La maggior tutela delle vittime della violenza di genere non può e non deve contrastare in alcun modo con la tutela dei diritti dell'indagato/imputato e con il principio della presunzione di innocenza costituzionalmente garantita». In conclusione, secondo Mariangela Di Biase, componente del Dipartimento Specializzazioni dell'Aiga, tra i compito del legislatore vi è quello di «strutturare un impianto legislativo che, nel rispetto dei principi cardine del processo penale, ponga quale antefatto della reprimenda penale la cultura del rispetto e della dignità umana, attraverso un processo di educazione ed informazione che, scevro da dogmatismo, ripristini il concetto di rispetto della dignità umana facendola assurgere a principio cardine cui educare la società».

Il compito dell'Aiga non si esaurisce qui: l'associazione seguirà l'iter legislativo auspicando che il contributo fornito dai Giovani Avvocati sia tenuto in debita considerazione dal Parlamento.

Data: 23/02/2019 16:30:00
Autore: Gabriella Lax