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Test Hiv su minori senza consenso dei genitori

Ok del Garante alla richiesta del ministero, a patto che i test avvengano in un contesto protetto nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, che in caso di positività siano coinvolti i genitori o il tutore


di Gabriella Lax – Sì ai test Hiv effettuati su minori senza il consenso dei genitori purchè sussistano alcune fondamentali condizioni. Così si è espressa Filomena Albano, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza (Agia), circa la possibilità di valutare l'introduzione di norme che consentano in Italia l'accesso ai test dell'Hiv e per le infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) da parte dei minorenni anche senza il preventivo consenso dei genitori, come richiesto dal ministero della salute.

Test Hiv su minori: il sì condizionato del Garante

Era stato il ministero della Salute a richiedere un parere all'Autorità garante sulla liceità e l'opportunità di una legge in materia. L'Autorità garante ha dato disponibilità a fornire il proprio contributo al ministero della Salute già in fase di redazione di un eventuale disegno di legge sul tema.

Le condizioni che per il Garante dovranno sussistere sono tre: in primis, è necessario che i test vengano effettuati in un contesto protetto e dedicato nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, in caso di positività ai test i genitori o il tutore dovranno essere coinvolti per garantire alla persona di minore età un adeguato supporto affettivo nella gestione della notizia e della terapia. In ultimo, il Garante insiste sull'importanza della promozione capillare di «una cultura della prevenzione e l'educazione all'affettività e alle emozioni». Rispetto al clamore mediatico di quando l'Hiv esplose in tutta la sua devastante potenza, nell'ultimo periodo è stata fatta pochissima informazione sul pericolo che la malattia rappresenta, tanto da essere sottovalutata o, addirittura, ignorata.

Grillo: "presto test senza bisogno di consenso"

«Presto i ragazzi potranno effettuare liberamente i test in contesti protetti e dedicati, senza più bisogno del consenso del genitore o tutore. È un punto di partenza che può migliorare concretamente la consapevolezza sui temi della prevenzione», ha commentato il ministro alla salute Giulia Grillo che da tempo avviato un confronto positivo con le associazioni impegnate nella lotta all'Aids per individuare sempre migliori strategie per informare e sensibilizzare i cittadini sui temi e le priorità per la prevenzione e cura dell'Hiv e delle malattie sessualmente trasmesse.

In attesa di un cambiamento legislativo in tal senso, il nostro ordinamento prevede la possibilità di derogare con legge al principio dell'acquisizione della capacità di agire al diciottesimo anno di età.

In particolare, specifica la Albano: «La Convenzione di New York stabilisce che gli Stati assicurino il diritto dei minorenni ad accedere ai servizi sanitari al fine di tutelarne nel miglior modo possibile la salute».

Il parere del Garante si basa anche sulle osservazioni della Consulta dei ragazzi dell'Autorità che ha evidenziato l'opportunità di ricevere informazioni adeguate, a scuola, in altre sedi o attraverso campagne sociali e spot.

Data: 01/03/2019 17:00:00
Autore: Gabriella Lax