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Reddito di cittadinanza: cosa manca?

Dal 6 al 31 marzo i beneficiari potranno fare domanda. L'Inps è pronta a trasmettere il flusso alle poste. Ma a due giorni dalla "data X" permangono ancora dubbi su privacy e navigator


di Gabriella Lax – Mancano solo pochi giorni alla data X, ossia alla piena operatività del reddito di cittadinanza, la cui conversione in legge è ancora all'attenzione del Parlamento.

Leggi Reddito di cittadinanza tutte le novità al Senato

Dal 6 al 31 marzo, infatti, i potenziali beneficiari potranno inoltrare le domande alle Poste, ai Caf oppure telematicamente tramite l'apposito portale www.redditodicittadinanza.gov.it (in questo caso solo serve lo Spid).

Rdc, domande dal 6 marzo prossimo

Con le carte in regola l'Inps che assicura che tutto il meccanismo è già in moto e non si prevedono ritardi. All'Istituto, ricordiamo, toccherà trasmettere alle Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle card già dal 15 aprile. Restano però da chiarire ambiti quali quelli relativi ai navigator o dei centri di assistenza fiscale. Per gli effettivi beneficiari il sussidio sarà erogato dal prossimo aprile. Le informazioni contenute nella domanda per il reddito di cittadinanza saranno comunicate all'Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L'Inps provvede, entro i successivi 5 giorni, alla verifica il possesso dei requisiti grazie alle informazioni disponibili in archivio e in quelle delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso un'apposita card emessa da Poste Italiane. In caso di accettazione, il bonus di circa 780 euro sarà caricato sulla card e potranno essere utilizzati.

Rdc, i dubbi su privacy e navigator

Dipanata la matassa anche per quanto riguarda i Caf, con l'accordo raggiunto tra la Consulta e l'Inps (leggi Reddito di cittadinanza dai Caf) rimangono ancora una serie di dubbi sulle irrisolte questioni relative alla privacy e ai navigator.

In particolare, per quanto riguarda la privacy, era stato il Garante per la protezione dei dati personali a sollevare dubbi. A tal proposito, il Senato ha approvato un emendamento per il quale i controlli relativi alle spese effettuate con le card del reddito di cittadinanza saranno effettuate tramite «monitoraggio dei soli importi». Quindi le modalità dei controlli dovranno essere fissate '«di concerto con il Garante per la protezione dei dati personali, da adottare entro tre mesi dalla data dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalità con cui, mediante il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla Carta Rdc».

In ultimo la questione navigator, ossia i tutor che dovrebbero seguire i beneficiari del sussidio nella ricerca di un'occupazione, che dovrebbero essere assunti da Anpal Servizi con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, per poi arrivare ad una stabilizzazione. Serve però un accordo con le Regioni per l'assunzione di 6mila persone a livello nazionale. E l'accordo ad oggi non c'è.

Data: 04/03/2019 09:00:00
Autore: Gabriella Lax