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Mediazione civile: l'analisi economica

L'analisi economica della mediazione civile per il 2018 realizzata dal centro studi ASS.I.O.M., l'Associazione italiana degli Organismi di Mediazione


Avv. Giovanni Giangreco Marotta* - Il Centro Studi dell'ASS.I.O.M. – Associazione Italiana degli Organismi di Mediazione ha elaborato un'Analisi economica della mediazione civile sulla scorta delle statistiche per l'anno 2018 appena pubblicate dalla Direzione Generale di Statistica del Ministero della Giustizia.

L'elaborato mette in evidenza come l'istituto della mediazione civile, oltre ad essere un efficace strumento deflattivo delle controversie, sia una effettiva opportunità di guadagno per centinaia di organismi di mediazione, per migliaia di mediatori e, non ultimo, per lo Stato.

Si precisa che tutti i dati indicati nel presente articolo ed il metodo di calcolo applicato sono meglio descritti nell'Analisi economica della mediazione civile 2018 e sono frutto della elaborazione dei dati ufficiali del Ministero della Giustizia.

Mancato avvio della procedura di mediazione civile

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Per la prima volta il Ministero pubblica un interessante confronto tra il numero delle istanze di mediazione depositate e le iscrizioni di cause nei tribunali con i codici che ricadono nell'ambito della mediazione obbligatoria e volontaria (slide n. 3).

Dal confronto si evidenzia che, nel 2018, a fronte di 200.831 cause iscritte al ruolo nelle materie per cui è obbligatorio effettuare il tentativo di mediazione, sono state depositate solo 151.923 istanze di mediazione, con una differenza di ben 48.908 cause iscritte senza avviare il preventivo tentativo obbligatorio di mediazione!

Tale notevole discordanza si evidenzia anche negli anni precedenti, ad eccezione del 2015.

Mancato fatturato e mancato incasso dello Stato

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Si ricorda che, ai sensi dell'art. 8, comma 4 bis, "Il giudice condanna la parte costituita che, nei casi previsti dall'articolo 5, non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio".

E' fatto notorio che tale disposizione venga disapplicata nella maggior parte dei casi, con conseguente perdita per lo Stato, per quanto attiene solo l'anno 2018, di circa 29.450.000 € per mancato introito delle sanzioni previste.

Il dato è approssimativo per difetto in quanto non esistono dati ufficiali completi ed è stato calcolato moltiplicando la somma del numero delle procedure in cui si è registrata l'assenza della parte chiamata (75.354) e delle mediazioni non avviate nel 2018 (48.908) per l'importo di 237,00 €, ovvero l'ammontare del contributo unificato per le controversie di valore di 15.000 € (valore mediano delle mediazioni indicato dal Ministero).

Il mancato avvio di procedure di mediazione obbligatoria, oltre a provocare un danno erariale per la mancata acquisizione di entrate certe, liquidi ed esigibili di pertinenza dello Stato, compromette la finalità deflattiva di interesse pubblico sottesa alla mediazione obbligatoria.

La partecipazione in mediazione

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Nonostante i succitati comportamenti, che denotano ancora una forte avversione nei confronti dell'istituto, i numeri rivelano come, in realtà, la mediazione civile stia crescendo velocemente e in modo costante.

Tabella A

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

ADERENTE COMPARSO

27,0%

32,4%

40,5%

44,9%

46,9%

48,2%

50,4%

ACCORDO RAGGIUNTO

43,9%

42,4%

47,0%

43,5%

43,6%

43,0%

44,8%

Stando a quanto evidenziato nella tabella A, sebbene la percentuale degli accordi raggiunti sia rimasta più o meno stabile negli anni, il numero delle procedure definite positivamente è aumentato in virtù della crescita della percentuale di presenza delle parti al primo incontro di mediazione, passata in pochi anni dal 27% al 50,4%: tant'è vero che si sono registrati 18.298 accordi nel 2017 e 20.903 nel 2018.

Ma il dato più impressionante è che sono aumentate anche le adesioni alla procedura di mediazione, ovvero la prosecuzione oltre il primo incontro, passate dal 53% del 2017 al 67% nel 2018. E' il segno chiaro e tangibile che qualcosa sta cambiando.

Il risparmio dello Stato grazie alla mediazione civile

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Uno studio dell'Unione Europea risalente al 2006 ha stimato in 349 € il costo medio annuo per lo Stato di un processo civile in Italia.

Considerata la durata media di 3,3 anni di una causa civile, il costo complessivo di un procedimento per lo Stato è pari ad € 1.293,00.

Moltiplicando tale importo per i 20.903 accordi raggiunti in mediazione nel 2018 si giunge alla considerevole somma di più di 27.000.000,00 risparmiati.

Quanto ha guadagnato lo Stato grazie alla mediazione

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L'attività degli organismi di mediazione è a tutti gli effetti una attività commerciale per la quale nell'anno 2018 sono stati fatturati 45.800.000 €.

A fronte di tale incasso, lo Stato, a sua volta, ha introitato 8.200.000 € di iva, 9.000.000 € per Irap e Ires, nonché 1.800.000 € di contributi pagati per lavoro dipendente.

Dunque, la cifra complessiva incassata dallo Stato grazie agli organismi di mediazione è stata pari a 19.000.000 €.

La mediazione civile conviene a tutti

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La mediazione civile conviene alle parti perché, come abbiamo detto, in una sempre più crescente percentuale di casi si riesce a raggiungere un accordo e, grazie alle agevolazioni fiscali ed al riconoscimento del credito di imposta, si abbattono anche le spese di mediazione sostenute; conviene agli avvocati, grazie anche alle nuove tariffe per l'assistenza in mediazione previste dal tariffario forense, come recentemente modificato col decreto 8 marzo 2018, n. 37, che garantiscono guadagni di tutto rispetto e certamente più convenienti rispetto ad una causa.

Nella tabella B sono confrontati i compensi dell'avvocato per l'assistenza legale prestata in una mediazione con quelli previsti per una causa di valore pari a 15.000 €.

Tabella B

Durata media

Compenso*

Redditività mensile

In mediazione

142 gg

€ 2.520,00

€ 532,00

In giudizio

1210 gg

€ 5.560,00**

€ 138,00

* tratto dai nuovi parametri determinati dal Ministero della Giustizia con D.M. del 10/03/2014 come modificato dal Decreto 8 marzo 2018 n. 37;

** valore medio del tariffario forense.

La mediazione civile conviene agli organismi di mediazione e ai mediatori che incassano i loro compensi e, infine, conviene anche allo Stato che nel 2018 ha risparmiato 27.000.000 €, ha incassato quasi 19.000.0000 € e ne avrebbe potuto incassare ulteriori 29.450.000 € circa se fossero state comminate le sanzioni previste dalla normativa.

La mediazione civile ha, per lo Stato, un valore potenziale di 75.000.000 €.

Estensione dell'obbligatorietà della mediazione civile

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A fronte di tali risultati che incoraggiano a credere e a investire sempre più nella mediazione, auspichiamo un atteggiamento più severo dei giudici nei confronti di chi non avvia la mediazione obbligatoria e di chi non partecipa alla stessa senza giustificato motivo. Ne va della serietà del sistema giustizia.

Inoltre, atteso che nelle materie per cui è obbligatorio il tentativo di mediazione, si è registrato un calo del 12% delle iscrizioni di procedimenti giudiziari, e che le stesse materie rappresentano solo il 9% del totale dei procedimenti iscritti nel civile, rinnoviamo l'invito alle istituzioni competenti ad estendere l'obbligatorietà della mediazione civile ad altre materie.

L'ASS.I.O.M. ha già evidenziato e motivato l'opportunità di includere i contratti d'opera, appalto, mandato, agenzia, mediazione, nonché le materie di competenza del tribunale delle imprese.


*Avv. Giovanni Giangreco Marotta

Presidente ASS.I.O.M. - Associazione Italiana degli Organismi di Mediazione


E' possibile scaricare l'Analisi economica della mediazione civile 2018 dal sito dell'ASS.I.O.M.

Data: 12/04/2019 14:00:00
Autore: VV AA