Quando vanno in pensione i lavoratori precoci
di Valeria Zeppilli – Quando si parla di lavoratori precoci, si fa riferimento a una particolare categoria di lavoratori che ha iniziato a lavorare quando ancora non era maggiorenne.
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Tali soggetti spesso maturano 40 o più anni di contributi quando sono ancora relativamente giovani, ovverosia di norma intorno ai 60 anni.
Indice:
- Pensione: agevolazioni per i lavoratori precoci
- Pensione lavoratori precoci: chi ne beneficia
- Lavoratori precoci: anticipo pensionistico senza penalità
Pensione: agevolazioni per i lavoratori precoci
Con l'abolizione della pensione di anzianità disposta dalla legge Fornero a partire dal 1° gennaio 2012, i lavoratori precoci hanno subito dei grandi svantaggi, potendo semmai solo decidere di beneficiare della pensione di anticipata.
La legge di bilancio 2017, tuttavia, ha introdotto delle specifiche previsioni per i lavoratori precoci, che tengono conto della peculiarità della loro posizione.
In particolare, ci si riferisce alla possibilità, a partire dal 1° gennaio 2017, di andare in pensione con 41 anni di contributi, a prescindere da quale sia l'età anagrafica, riservata a coloro che prima del compimento dei 19 anni di età potevano vantare almeno 12 mesi di contribuzione effettiva anche non contributiva e che possedevano anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
Pensione lavoratori precoci: chi ne beneficia
Dell'agevolazione concessa ai lavoratori precoci possono beneficiare le lavoratrici e i lavoratori dipendenti del settore pubblico e del settore privato e le lavoratrici e i lavoratori iscritti presso una gestione speciale dei lavoratori autonomi, purché ricorra almeno una delle seguenti condizioni:
- si trovino in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nell'ambito della procedura di cui all'articolo 7 della legge n. 604/1966 e abbiano concluso da almeno tre mesi tutta la prestazione per la disoccupazione loro spettante;
- al momento della richiesta e da almeno sei mesi assistano il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104 o, in forza della medesima legge, assistano un parente o un affine di secondo grado convivente con handicap in situazione di gravità se i genitori di questo hanno compiuto i settanta anni di età o sono anch'essi affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti;
- abbiano una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%, riconosciuta dalle commissioni competenti per il riconoscimento dell'invalidità civile;
- siano dipendenti addetti ad attività gravose, svolte da ameno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei anni negli ultimi sette prima del pensionamento;
- siano lavoratori impiegati in mansioni usuranti o lavoratori notturni.
Lavoratori precoci: anticipo pensionistico senza penalità
I lavoratori precoci in possesso dei requisiti appena visti, in sostanza, possono pensionarsi con dieci mesi di anticipo o con un anno e dieci mesi di anticipo rispetto alle condizioni ordinarie, rispettivamente se si tratta di donne o uomini, senza subire alcuna penalizzazione.
Data: 17/04/2019 10:30:00Autore: Valeria Zeppilli