Infortunio sul lavoro in nero
di Valeria Zeppilli – Il lavoratore che presta la propria attività "in nero", ovverosia senza avere alla base un contratto di lavoro, è comunque garantito rispetto all'eventuale infortunio del quale resti vittima durante lo svolgimento della prestazione.
- Infortuno del lavoratore in nero: automaticità delle prestazioni
- Lavoro in nero: il rifiuto di indennizzo
- Quando l'infortunio sul lavoro in nero non è indennizzabile
Infortuno del lavoratore in nero: automaticità delle prestazioni
Nel nostro ordinamento giuridico vige in fatti il cd. principio di automaticità delle prestazioni, in forza del quale, se sussistono tutti i requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal d.p.r. n. 1124/1965 (testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali), l'Inail garantisce l'indennizzo al lavoratore che abbia subito un infortunio anche se si è di fronte a un'ipotesi di lavoro in nero.
Lavoro in nero: il rifiuto di indennizzo
È chiaro, in ogni caso, che prima di corrispondere l'indennizzo, l'Inail effettuerà tutti i controlli necessari per accertare l'effettività dell'infortunio sul lavoro e per verificare di non trovarsi di fronte a un'ipotesi di frode o abuso.
Se il lavoratore in nero infortunato reputa non fondati i motivi per i quali l'Istituto, all'esito di tali accertamenti, abbia ritenuto di non essere obbligato a liquidare alcunché, potrà opporsi con raccomandata a/r o con lettera della quale abbia ritirato ricevuta, precisando i motivi per i quali non ritiene giustificabile tale provvedimento. L'opposizione va proposta entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione dell'Inail e se la stessa non riceve riscontro nei successivi 60 giorni o riceve un riscontro insoddisfacente può procedersi con l'azione giudiziaria.
Quando l'infortunio sul lavoro in nero non è indennizzabile
Resta fermo che l'infortunio sul lavoro in nero, come qualsiasi altro infortunio, non è indennizzabile se non supera i tre giorni di prognosi o se non è in alcun modo collegato al rapporto di lavoro, oltre che se si tratta di infortunio simulato o aggravato dal lavoratore.
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Data: 15/05/2019 11:00:00Autore: Valeria Zeppilli