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Congedo maternità dopo il parto, i chiarimenti dell'Inps

Arrivano i chiarimenti Inps sulla norma che consente alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro per i 5 mesi successivi al parto a condizione che i medici attestino l'assenza di pregiudizi per la salute della gestante e del nascituro


di Gabriella Lax – Rispetto alla possibilità per le lavoratrici di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto entro i 5 mesi successivi allo stesso, arriva il messaggio 6 maggio 2019, n. 1738 
dell'Inps (in allegato) che fornisce i primi chiarimenti.

Maternità dopo il parto: la domanda

La novità viene introdotta dalla legge di bilancio: le lavoratrici hanno facoltà di astenersi dal lavoro per i 5 mesi successivi al parto, a condizione che il medico specialista del servizio sanitario nazionale o convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro, attestino l'assenza di pregiudizi per la salute della gestante e del nascituro. Le lavoratrici potranno usufruire del congedo obbligatorio di maternità dal giorno successivo alla data del parto fruendone quindi per i successivi 5 mesi.

Col messaggio l'Inps chiarisce di aver aggiornato l'applicazione "Domande di Maternità online", dunque, le lavoratrici madri che intendano avvalersi della facoltà di astensione esclusivamente dopo il parto possono esercitare l'opzione, presentando domanda telematica di indennità di maternità. Per farlo basterà spuntare la specifica opzione.

Ancora, la domanda di maternità deve essere presentata prima dei 2 mesi che precedono la data prevista del parto e mai oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile, esclusivamente per via telematica o sul sito web istituzionale (con PIN dispositivo) oppure tramite patronato o Contact center.

Congedo di maternità, la documentazione necessaria

L'Inps evidenzia inoltre che le documentazioni sanitarie necessarie per poter fruire del congedo di maternità esclusivamente dopo il parto devono essere presentate alla sede competente, in originale e in busta chiusa, recante la dicitura "contiene dati sensibili". Tali domande non transiteranno in procedura "Gestione Maternità" fino all'emanazione della circolare operativa e ai conseguenti aggiornamenti.

Vai alla guida Il congedo di maternità

Data: 26/05/2019 10:30:00
Autore: Gabriella Lax