Isa: come ottenere i premi
di Annamaria Villafrate - Voti Isa più alti? E' possibile e senza troppe ansie. Gli Isa in effetti, rispetto agli studi di settore, creano meno stress perché lasciano al contribuente maggiore libertà. Sta a lui decidere infatti se volere o meno un punteggio più elevato. Certo, una "scelta" comunque condizionata, visto che in presenza di punteggi bassi o anomalie non corrette, potrebbero scattare delle verifiche da parte del Fisco e della Guardia di Finanza. Vero però che con un po' di impegno e dandosi da fare si può anche ottenere un bel 10 in pagella. Non solo per evitare controlli, ma anche per ottenere tutti i benefici fiscali previsti. Come fare? Basta seguire pochi e semplici passaggi: acquisire i dati necessari, confrontarli, procedere alla correzione di eventuali anomalie presenti e aggiungere alla dichiarazione elementi positivi di reddito.
Indice:
- La procedura per conquistare punti Isa
- Acquisizione dati
- Anomalie
- Peculiarità per alcuni liberi professionisti
- Componenti positivi per chi vuole un punteggio più alto
La procedura per conquistare punti Isa
Gli Isa, ovvero gli indici di affidabilità fiscale, rappresentano un'importantissima novità dal punto di vista fiscale, perché vanno a sostituire gli odiati studi di settore. Conto alla rovescia per la loro applicazione e occhi ben aperti perché la dichiarazione dei redditi relativa al 2018 è il primo campo di applicazione ufficiale di questi indicatori. Grazie a loro l'Agenzia delle Entrate potrà verificare se i contribuenti, siano essi titolari di aziende o liberi professionisti gestiscono al meglio la loro attività. Come fare quindi però per accedere al regime premiale o semplicemente per migliorare il proprio profilo di affidabilità ed essere tranquilli con il Fisco? E' necessario compiere delle azioni ben precise. Vediamo quali.
Acquisizione dati
La prima cosa da fare è l'acquisizione dei dati necessari per gli Isa 2019, così come previsto del protocollo n. 126200/2019, che descrive in che modo è possibile procedere alla richiesta massiva dei dati contenuti nel cassetto fiscale del contribuente. I dati che rilevano ai fini Isa riguardano in particolare:
- la condizione di lavoratore dipendente risultante dalla certificazione unica;
- la condizione di "pensionato";
- l'anno in cui l'azienda o il professionista hanno iniziato l'attività.
Decorrenza per l'acquisizione dei dati
L'acquisizione dei dati necessari ad innalzare il punteggio Isa, sarà possibile solo verso la fine del mese di maggio, mentre per il programma che dovrà eseguire i calcoli si dovrà aspettare fino al 10 giugno. Il termine per il versamento invece probabilmente verrà prorogato al 22 di luglio.
Anomalie
I dati noti al contribuente e presenti sul frontespizio del modello ISA consentono, previo controllo, di correggere o rimuovere eventuali errori o anomalie, che potrebbero risultare penalizzanti se difformi dai dati a disposizione del Fisco e di soggetti terzi.
Penalizzazioni che si manifestano attraverso l'attribuzione di un punteggio da 1 5 e, in casi particolari, tramite verifiche da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Peculiarità per alcuni liberi professionisti
Uno degli indicatori specifici che riguarda alcune categorie di liberi professionisti riguarda il compenso medio percepito in base al numero delle prestazioni effettuate durante l'anno, tenuto conto del tipo di attività svolta. Una volta ottenuta la media del compenso lo si confronta con i livelli dei compensi minimi suddivisi per provincia. Nel caso in cui il compenso medio dovesse risultare inferiore al minimo provinciale, scatterebbe l'anomalia con conseguente penalizzazione del contribuente.
Componenti positivi per chi vuole un punteggio più alto
Insomma avere delle penalizzazioni non è così difficile. Per fortuna per alzare il punteggio basta indicare nella dichiarazione ulteriori componenti positivi di reddito, che non risultano dalle scritture contabili. A differenza degli studi di settore, con gli Isa è il contribuente a decidere se vuole migliorare o meno il proprio punteggio ed evitare così di avere il Fisco con il fiato sul collo.
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Data: 04/06/2019 16:00:00Autore: Annamaria Villafrate