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Ok alle telecamere negli asili e nelle case di cura

E' una delle previsioni del ddl di conversione del decreto sblocca cantieri approvato al Senato e ora all'esame della Camera per il sì definitivo. Le novità e il testo


di Annamaria Villafrate - Arrivano le telecamere negli asili e nelle case di cura. E' una delle previsioni più attese, e al contempo discusse, del ddl di conversione del decreto sblocca cantieri che nei giorni scorsi, risolto il "bisticcio" Lega-M5S è stato approvato dal Senato.

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Il finanziamento per l'installazione dei sistemi di videosorveglianza non è certo l'unica novità del provvedimento che si pone l'obiettivo di semplificare le procedure di aggiudicazione degli appalti, superare la procedura d'infrazione n. 2018/2273, agevolare le opere d'intervento nelle zone sismiche e velocizzare la realizzazione delle opere infrastrutturali, per far ripartire il paese. Più che le misure adottate, a far discutere sono quelle cancellate, come quella sulla Tav o quella sul fondo salva Pmi tanto cara a Salvini. Criticate a dire il vero anche alcune di quelle che hanno superato il vaglio. Prima tra tutte quella che abbassa la soglia dell'importo per applicare la procedura semplificata. Il rischio? Secondo Cantone di aprire la strada a fenomeni di corruzione.

Ecco di seguito le misure più significative del ddl che da martedì 11 giugno sarà all'esame della Camera per il sì definitivo:

Telecamere negli asili e nelle case di cura

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Quella dell'installazione di sistemi di videosorveglianza nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, è una novità accolta dai più dopo i casi di cronaca che hanno occupato le prime pagine dei giornali degli ultimi anni, e i tentativi della passata legislatura (non andati a buon fine), ma osteggiata da altri. Tra cui, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha inviato una lettera al presidente dell'Anci, Antonio De Caro, affermando la "propria assoluta contrarietà" alla norma che prevede il finanziamento per l'installazione delle telecamere ritenendola una misura che "continua ad alimentare la visione repressiva e coercitiva dello Stato come unica via per risolvere questioni complesse che non si vogliono affrontare se non in modo demagogico" e sostenendo che i casi di violenza "si prevengono con un'adeguata e accurata selezione del personale e una continua e sistematica formazione degli insegnanti stessi, un investimento serio continuo e duraturo sugli ambienti di cura e apprendimento".

La norma prevede in sostanza un fondo di 160 milioni (5 milioni di euro per il 2019 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024) per consentire l'installazione di sistemi di videosorveglianza a tutela dei minori, degli anziani e delle persone con disabilità, nei servizi educativi per l'infanzia, nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno. La dotazione servirà a finanziare presso ogni scuola e struttura l'acquisto dei sistemi a circuito chiuso nonchè delle apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini per un periodo temporale adeguato.
E' demandato ad apposito provvedimento normativo, nei limiti delle risorse stanziate, che costituiscono il relativo limite di spesa, dare attuazione agli interventi previsti.

Appalti e opere pubbliche

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Tante le novità in materia di appalti, tra le quali si segnala il limite del 40% per le opere in subappalto.

Più libertà ai Comuni

Fino al dicembre 2020 i Comuni non capoluogo sono più obbligati di fare gare tramite stazioni appaltanti.

Affidamento diretto e procedura negoziata

Per contratti d'appalto di importo compreso tra i 40.000 e i 150.000 euro il decreto prevede la possibilità di avvalersi dello strumento dell'affidamento diretto, dopo aver consultato 3 operatori. Procedura negoziata invece, previa consultazione di almeno 10 operatori (che diventano 15 se l'importo raggiunge il milione di euro) se l'importo dei lavori sale da 150.000 a 350.000.

Subappalti al 40%

Il subappalto indicato dalle stazioni appaltanti nel bando di gara non può superare la quota

del 40% dell'importo totale del contratto di lavori, servizi o forniture. Soglia che è stata abbassata di dieci punti percentuali rispetto al testo del 18 aprile che indicava il limite del 50%.

Salta l'obbligo di scelta dei commissari

Per altri due anni non ci sarà l'obbligo di scegliere i commissari tra quelli dell'Albo presente presso l'Autorità anti-corruzione.

All'ex Coni la committenza per la politica dello sport

L'ex Coni, diventato Società Sport e Salute, diventa stazione appaltante per quanto riguarda la realizzazione delle finalità di politica sportiva pubblica.

Società ad hoc per le opere pubbliche

Prevista l'istituzione di una società apposita, con un capitale di 10 milioni di euro, che a partire dal primo settembre 2019 garantirà l'avvio dei cantieri per la realizzazione celere delle opere pubbliche.

Commissari straordinari per Mose e Gran Sasso

Il Governo potrà procedere alla nomina di commissari straordinari per eseguire opere urgenti, i quali potranno operare al di fuori dei vincoli previsti dalla normativa dei contratti pubblici.

Sisma, calamità e sicurezza

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Il decreto sblocca cantieri si pone l'obiettivo di semplificare la realizzazione delle opere nelle zone sismiche, di velocizzare la messa in sicurezza degli edifici pubblici e di creare un sistema rapidi di allerta in caso di calamità.

Zone sismiche, tutto più semplice

Si semplificano sotto diversi punti di vista le procedure relative alla realizzazione delle opere di ricostruzione delle zone colpite dagli ultimi eventi sismici. Prima tra tutte la possibilità di presentare la denuncia dei materiali utilizzati dal costruttore via Pec.

Sms calamità

Al fine di rafforzare la comunicazione e il conseguente rapido intervento da parte della protezione civile e delle autorità competenti, viene creato un sistema di allerta in caso di calamità naturali, che si basa sull'invio di sms a tutti i cellulari delle zone colpite.

Proroga per la messa in sicurezza dei Comuni

Viene concesso più tempo ai Comuni (dal 15 maggio al 10 luglio) per iniziare i lavori di messa in sicurezza del territorio, se sono già stati avviati i progetti d'investimento per rendere più sicure strade, istituti scolatici ed edifici pubblici.

Scuole aperte anche a Ischia

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I bambini che vivono in territori isolati del centro Italia e ad Ischia potranno continuare ad andare a scuola sul territorio, anche se il numero degli alunni è inferiore alla soglia prevista per garantire il servizio scolastico.

Competenza delle Regioni sui rifiuti

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Le Regioni d'ora in poi avranno la competenza nel rilascio delle autorizzazioni agli impianti che dovranno occuparsi del trattamento dei rifiuti.

Data: 08/06/2019 22:00:00
Autore: Annamaria Villafrate